“Fem Factor Dolomiti”: obiettivo lavoro – percorso gratuito per 8 donne residenti o domiciliate nelle Terre Alte


Il project Work Obiettivo Lavoro, attivato nell’ambito del Programma regionale FSE+ 2021-2027 – PRIORITÁ “OCCUPAZIONE” (*) è un percorso gratuito pensato per offrire strumenti pratici e conoscenze indispensabili nella ricerca di un impiego. Attraverso esercitazioni pratiche, 8 donne residenti o domiciliate nelle Terre Alte della Provincia di Belluno saranno guidate passo dopo passo per sviluppare le competenze chiave necessarie per emergere nel mercato del lavoro.

Il percorso, articolato in 5 incontri di 4h ciascuno, verrà avviato nel mese di gennaio 2025 e si terrà presso Unisono Jazz Cafè – Piazza Vittorio Emanuele, 4 a Feltre (BL).
Sarà data la priorità alle giovani donne disoccupate o inoccupate 18-35 anni.

Contenuti

  • Creazione e/o revisione Curriculum Vitae (CV),
  • Nuove tecniche di presentazione,
  • Simulazioni di colloquio di lavoro,
  • Esercitazione ai test di selezione,
  • Redazione di lettere di presentazione,
  • Ricerca online/inserimento CV online,
  • Linkedin e altri social di promozione.

Scarica la locandina e inquadra il QR code per iscriverti al percorso formativo

Per maggiori informazioni ed iscrizioni: mariagiovanna.scrobogna@progettagroup.com; + 39 348 9955376


(*) P.A.R.I. Progetti e azioni innovativi per la parità e l’equilibrio di genere – DGR n. 1522 del 29/11/2022 Progetto nr 20-0001-1522-2022 Ente FORCOOP CORA VENEZIA SC Approvato con DDR nr. 652 del 22 giugno 2023

VeneToStars 2025: un progetto di avanguardia per giovani innovatori


Con l’iniziativa VeneToStars, la Regione del Veneto si propone di diventare un punto di riferimento europeo per l’innovazione digitale e una regione attraente per i giovani europei più dinamici e intraprendenti.

VeneToStars rappresenta un’opportunità unica per partecipare a una rete internazionale e, al contempo, sviluppare nuove competenze tecniche e imprenditoriali. Per il 2025 la sfida riguarda lo sviluppo di soluzioni innovative nel campo della Space & Blue Economy (che possano essere applicate direttamente sul territorio veneto), con l’obiettivo di connettere giovani talenti europei con le opportunità che nascono dall’integrazione delle tecnologie spaziali e marittime, promuovendo così nuove idee per affrontare le sfide della sostenibilità e della crescita economica.

La sfida VeneToStars è aperta a team composti da neolaureati, studenti e giovani professionisti residenti nella Comunità Europea e in Svizzera, dai 18 ai 25 anni, motivati a trovare soluzioni pratiche e sostenibili che utilizzino dati e tecnologie spaziali per rispondere alle esigenze della Blue Economy. Le squadre devono essere composte da un minimo di 2 ad un massimo di 7 membri.

I partecipanti alla sfida sono invitati a sviluppare progetti che integrino conoscenze spaziali e marittime, rispondendo a esigenze come:

  • Protezione ambientale e monitoraggio degli ecosistemi marini
  • Energia sostenibile e gestione delle risorse naturali
  • Logistica e ottimizzazione delle infrastrutture marittime
  • Conservazione culturale e monitoraggio dei siti storici costieri
  • Applicazioni di dati di telerilevamento per migliorare la gestione dei territori costieri

Le idee candidate devono utilizzare dati o tecnologie spaziali e dimostrare applicabilità all’interno della Regione Veneto, evidenziando una chiara intersezione tra Blue e Space Economy. Le potenziali aree di interesse includono (ma non sono limitate a):

  • Ambiente marino
  • Logistica terrestre e marittima
  • Arte, cultura e paesaggi unici (ad esempio, Venezia e la sua laguna)
  • Energie rinnovabili e sostenibilità
  • Ingegneria, materiali e sistemi di propulsione
  • Sicurezza e protezione
  • Turismo
  • Gestione dei prodotti ittici
  • Cambiamenti climatici e sicurezza ambientale
  • Marino

La VeneTo Stars Challenge copre un periodo di 5mesi ed è composta da:

  • APPLICAZIONE: i team possono registrarsi e inviare le proprie idee/concetti dal 13 febbraio al 10 aprile 2025 alle 23:59.
  • SELEZIONE: una giuria selezionerà dieci idee/concetti e i team corrispondenti verranno informati entro il 19 aprile 2025 alle 23:59.
  • PREMIO – INCONTRI SPAZIALE VENETO: 20-22 maggio 2025.

I 10 team selezionati saranno ospitati a Venezia durante gli “Space Meeting Veneto 2025” dove avranno l’opportunità di entrare in contatto con aziende e professionisti della Blue e Space Economy.

Il team vincitore avrà accesso a una settimana di perfezionamento e applicazione pratica delle proprie idee in Veneto, supportato da esperti del settore e ospitato nella suggestiva cornice veneziana, che offrirà ai partecipanti un’opportunità esclusiva di apprendimento, networking e sviluppo professionale.

Approfondisci l’informazione

Concorso di Idee per le scuole in tema di Responsabilità Sociale d’Impresa. Anno 2025: “Oggetti sostenibili – Disegniamo la sostenibilità”


Domande di partecipazione: entro venerdì 30 maggio 2025 ore 23.00

La Camera di Commercio di Treviso – Belluno bandisce un nuovo Concorso di idee per stimolare gli studenti di tutto il ciclo formativo scolastico obbligatorio, per aumentare la consapevolezza dell’importanza della sostenibilità e dei tre pilastri ESG che la compongono, per immaginare e costruire un futuro migliore.
Alle classi interessate a partecipare al Concorso, viene chiesto di realizzare uno o più oggetti tra loro correlati in grado di rappresentare gli ambiti della sostenibilità riassunti nell’acronimo ESG:
E = environment/ambiente,
S = social/sociale,
G = governance (definizione Treccani: nel linguaggio aziendale, maniera, stile o sistema di conduzione e di direzione di un’impresa).
L’opera, da realizzare con materiali di riciclo dovrà soddisfare i requisiti indicati nel bando.
Agli studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado e i CFP, al fine di valorizzare le competenze sviluppate nel proprio percorso di studi/indirizzo scolastico, viene data la possibilità di scegliere se realizzare un’opera come descritta nel bando o sviluppare un progetto in forma digitale, realizzandone poi una stampa 3D (prodotta esclusivamente con filamenti riciclati per stampa 3D).

A chi è rivolto

Possono partecipare al concorso:

  • Le classi di studenti dal primo al quinto anno di corso per gli Istituti scolastici superiori di secondo grado, statali e paritari;
  • Le classi di studenti dal primo al quarto anno dei CFP e delle Scuole di formazione professionale delle province di Treviso e Belluno;
  • Le classi di studenti dal primo al terzo anno di corso per gli Istituti scolastici superiori di primo grado, statali e paritari;
  • Le classi di studenti dal primo al quinto anno di corso per le scuole primarie, statali e paritarie.

La partecipazione è libera e gratuita e può essere esclusivamente di gruppo, di classe o collettiva.

Premi

Il plafond complessivo, di 18.000,00 (diciottomila/00 euro) verrà ripartito tra i vincitori, selezionati da un’apposita Commissione di valutazione.
Il bando prevede tre premi per ciascun ordine e grado:

  • 1° premio: € 3.000,00 (tremila/00)
  • 2° premio: € 2.000,00 (duemila/00)
  • 3° premio € 1.000,00 (mille/00)
Scadenza e Modalità e termini di partecipazione

Le domande di partecipazione al Concorso, devono essere inviate entro il termine perentorio di venerdì 30 maggio 2025, alle ore 23.00.
I candidati dovranno presentare la seguente documentazione (in lingua italiana):

  • Domanda di partecipazione sottoscritta, con firma leggibile e per esteso (nome e cognome) del docente referente e coordinatore del progetto o del Dirigente scolastico (Allegato 1);
  • lista dei docenti ed alunni e alunne partecipanti al progetto (Allegato 2);
  • liberatoria relativa alla pubblicazione di immagini, nomi e voci di tutti i partecipanti (studenti e studentesse, docenti e altri soggetti eventualmente coinvolti) facenti parte del gruppo/classe/insieme di classi candidato, con annesse fotocopie dei documenti di identità (Allegato 3);
  • lista e provenienza dei materiali utilizzati (Allegato 4);
  • video/presentazione (art. 1 del bando).

I partecipanti saranno informati dell’esito del concorso, per iscritto a mezzo PEC dell’Istituto scolastico di appartenenza e i vincitori saranno pubblicati nel sito istituzionale camerale www.tb.camcom.gov.it, e nel portale www.impreseresponsabili.tvbl.it

La premiazione avrà luogo al termine delle operazioni di valutazione, entro il mese di dicembre 2025. Tutti i vincitori, con i loro insegnanti, saranno invitati alla cerimonia di premiazione ufficiale.

Le domande di partecipazione dovranno pervenire secondo una delle seguenti modalità:

  • Le domande di partecipazione dovranno pervenire a mezzo Posta Elettronica Certificata all’indirizzo cciaa@pec.tb.camcom.it, indicando nell’oggetto dell’e-mail la dicitura “Domanda di partecipazione al Concorso di Idee per le scuole in tema di Responsabilità Sociale d’Impresa. Anno 2025: “Oggetti sostenibili – Disegniamo la sostenibilità”. La domanda e gli allegati previsti dovranno essere inviati in formato non modificabile (pdf). I materiali audio-video a supporto, qualora risultassero troppo pesanti anche a seguito di una prima compressione del file, potranno essere inviati tramite servizio per il trasferimento di file su Internet (ad es. WeTransfer).
  • I partecipanti sono tenuti a consegnare alla Camera di commercio di Treviso – Belluno le opere candidate. Tali opere potranno pervenire tramite le seguenti modalità:
    – spedizione postale all’indirizzo: Camera di commercio di Treviso – Belluno c/o Servizi CSR – Piazza Borsa, 3/b 31100 Treviso. La Camera di commercio è esonerata da qualsiasi responsabilità derivante dalla mancata ricezione, causata da ritardi o smarrimento del materiale di partecipazione a causa di disguidi postali. Farà fede il timbro postale;
    – mediante consegna a mano presso le sedi territoriali della Camera di commercio Treviso – Belluno, Piazza Borsa, 3/b 31100 Treviso o Piazza S. Stefano, 15/17 32100 Belluno negli orari di apertura previsti. Farà fede la ricevuta rilasciata dal personale camerale.
Riferimenti Segreteria Organizzativa

L’unità organizzativa Servizi CSR è a disposizione per assistenza e chiarimenti al seguente recapito telefonico: 0422595288 dalle ore 9.00 alle ore 12.30 dal lunedì al venerdì e nel pomeriggio di mercoledì dalle ore 15.00 alle ore 16.30 oppure al seguente indirizzo di posta elettronica: sportellocsr@tb.camcom.it

Settimana per l’educazione alla sostenibilità: 25-30 novembre 2024 – L’impatto della plastica su salute e ambiente


Il Comitato Nazionale per l’Educazione alla Sostenibilità Agenda 2030 (*) dedica la Settimana per l’educazione alla sostenibilità 2024 ad approfondire le tematiche legate all’impatto della plastica sulla salute e sull’ambiente.

Possono aderire alla Settimana 2024, che si svolgerà dal 25 al 30 novembre tutti gli Enti e le organizzazioni impegnate a diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile (istituzioni, Enti locali, scuole, università, associazioni, fondazioni, parchi, imprese, cooperative, ecc). Le eventuali spese dell’iniziativa devono essere coperte con fondi reperiti dall’Ente organizzatore e/o dei partner, anche tramite finanziamenti pubblici o sponsorizzazioni private, purché non derivanti da enti di dubbia eticità.

Per aderire all’iniziativa è necessario compilare l’apposita scheda di adesione (utilizzando il modello 2022 come guida) ed inviarla, entro e non oltre il 25 novembre, all’indirizzo peo: filippodelogu@gmail.com.

Le iniziative proposte saranno valutate al fine di verificare la conformità alle linee guida; quelle approvate saranno inserite nel Programma Nazionale delle Iniziative CNESA2030 2024. L’approvazione delle iniziative proposte non sarà comunicata individualmente, ma attraverso l’inserimento nel Programma Nazionale delle Iniziative 2024.

I soggetti interessati a  richiedere il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO possono inoltrare separata domanda scritta per mezzo dell’apposito formulario al Presidente della Commissione Nazionale, all’indirizzo comm.unesco@esteri.it non meno di 60 giorni prima dell’evento.
Approfondisci le informazioni per la richiesta di Patrocini Unesco

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Leggi le linee guida per l’adesione
Compila la scheda di adesione 


(*) costituito il 9 giugno 2017, il Comitato Nazionale per l’Educazione alla Sostenibilità – Agenda2030 (CNESA2030) sotto l’egida della della Commissione UNESCO Italiana e con il supporto dell’Associazione per la Commissione Nazionale UNESCO Italia Onlus. Tutte le organizzazioni interessate sono invitate ad aderire al nuovo Comitato e ad estendere l’invito ad altri potenziali membri.

Cop29: dall’11 al 22 novembre 2024 a Baku


La ventinovesima Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite (Cop29) è in corso a Baku, in Azerbaigian e terminerà, salvo ritardi, il 22 novembre e il focus principale delle discussioni riguarderà le questioni legate alla finanza climatica, ovvero agli stanziamenti che occorre prevedere per mitigare i cambiamenti climatici e per adattarsi agli impatti da essi derivanti.

Nell’intervento di apertura dell’11 novembre, Antonio Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite ha invitato i Paesi partecipanti ad impegnarsi sulle seguenti priorità:

  1. la riduzione d’emergenza delle emissioni, concordando regole per mercati del carbonio equi ed efficaci. Per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi è infatti necessario ridurre le emissioni globali del 9% ogni anno. Entro il 2030, dovranno diminuire del 43% rispetto ai livelli del 2019. Sul tavolo c’è ancora l’attuazione dell’articolo 6 dell’Accordo di Parigi per il quale si dovranno indicare le regole che governeranno il sistema per lo scambio delle quote di emissioni di CO2. Secondo uno studio della Camera di Commercio Internazionale gli eventi meteorologici estremi legati alla crisi climatica sono costati all’economia globale oltre 2.000 miliardi di dollari nell’ultimo decennio (solo tra il 2022 e il 2023 le perdite ammontavano a 451 miliardi di dollari);
  2. fare di più per proteggere la popolazione di ciascun Paese dalle devastazioni della crisi climatica. Il divario tra le esigenze di adattamento e i finanziamenti potrebbe raggiungere i 359 miliardi di dollari all’anno entro il 2030 ai quali corrispondono vite umane sottratte, raccolti persi e sviluppo negato. I Paesi sviluppati devono accelerare i tempi per raddoppiare i finanziamenti per l’adattamento, portandoli almeno a 40 miliardi di dollari/anno entro il 2025. Se nella Cop27 (a Dubai) la mitigazione dei cambiamenti climatici è stata accantonata, durante la sessione intermedia di giugno numerosi governi e gruppi di governi, hanno rilevato la necessità di sottoscrivere un accordo almeno sul piano di lavoro, in attesa delle nuove Ndc (Contributi Nazionali Volontari) – per le quali occorrerà decidere anche un quadro di riferimento, per evitare che ogni governo le declini a modo proprio -rendendo il transitioning away qualcosa di serio, chiaro, inequivocabile, almeno per quanto riguarda il carbone. Per quanto riguarda il loss and damage, i governi dovranno procedere a un esame del Meccanismo di Varsavia (1) ed esaminare i progressi nel Santiago Network (2) per valutare quanto finora ci si sia attrezzati per fronteggiare precipitazioni estreme, innalzamento del livello dei mari, ondate di caldo o di siccità (il processo dovrebbe essere concluso entro il 2026);
  3. abbattere i muri dei finanziamenti per il clima per dar modo ai Paesi in via di sviluppo poter affrontare i numerosi ostacoli dovuti a: scarsi finanziamenti pubblici, costo del capitale troppo elevato, disastri climatici devastanti e servizio del debito che assorbe i fondi. Alla Cop15 di Copenaghen (2009) i Paesi ricchi accettarono di concedere 100 miliardi di dollari all’anno a quelli più poveri e vulnerabili per consentire loro di adattarsi agli impatti dei cambiamenti climatici. Per arrivare a mantenere la promessa è stato necessario attendere il 2022. Infine, alla Cop21 di Parigi si è deciso di fissare l’Ncqg prima del 2025, a partire da minimo di 100 miliardi di dollari all’anno ma basandosi sui nuovi bisogni dei Paesi che dovranno beneficiarne. I negoziati che si sono susseguiti durante il 2024 nelle sessioni intermedie mostrano un mondo diviso sulla questione.

Illustra inoltre i 5 elementi sono fondamentali per il successo:

  1. un aumento significativo dei finanziamenti pubblici agevolati;
  2. una chiara indicazione di come la finanza pubblica mobiliterà i trilioni di dollari di cui i Paesi in via di sviluppo hanno bisogno;
  3. attingere a fonti innovative, in particolare a prelievi sul trasporto marittimo, sull’aviazione e sull’estrazione di combustibili fossili. Chi inquina deve pagare;
  4. un quadro di riferimento per una maggiore accessibilità, trasparenza e responsabilità, che dia ai Paesi in via di sviluppo la certezza che il denaro si concretizzerà;
  5. aumentare la capacità di prestito delle Banche Multilaterali di Sviluppo, più grandi e più coraggiose, effettuando un’importante ricapitalizzazione ed una riforma dei loro modelli di business, anche per far sì che possano attrarre maggiori finanziamenti privati.

Dovranno inoltre essere trattati: l’esame finale dell’attuazione del programma di Lima sulle questioni di genere, l’attuazione concreta del Global stocktake approvato a Dubai, la tavola rotonda ministeriale annuale sulla transizione giusta, il dialogo ministeriale di alto livello sulle urgenze in materia di adattamento e i negoziati per stabilire il numero di Paesi che sottometterà i primi rapporti biennali sulla trasparenza.


(1) il WIM ha contribuito a migliorare le conoscenze su quali siano le perdite e i danni patiti dai Paesi.
(2) una rete ideata per facilitare l’assistenza tecnica nelle nazioni più vulnerabili di fronte agli impatti dei cambiamenti climatici.

Rapporto GREENITALY 2024


“GreenItaly” è una ricerca, promossa da Fondazione Symbola, Unioncamere e Centro Studi Tagliacarne, pubblicata annualmente, che si propone di evidenziare come l’Italia sia in grado di cogliere le grandi sfide ambientali puntando su innovazione e ricerca, sviluppando il valore economico delle imprese e del Paese.

Il quindicesimo rapporto GreenItaly, cerca di dare una panoramica sulla green economy in Italia e fotografare lo stato dell’arte rispetto agli obiettivi comunitari e globali, attraverso numeri, trend e oltre 200 case histories. L’immagine che emerge dal Rapporto rappresenta un’Italia che, da una parte continua a rafforzare alcuni aspetti sui quali da anni detiene una posizione di leadership,  dall’altra – per altri aspetti legati alla transizione – rischia di rimanere indietro agli altri Paesi.

Un rapido sguardo globale
  • Per raggiungere gli obiettivi climatici, durante la COP28 i governi hanno concordato la necessità di triplicare la capacità rinnovabile globale entro il 2030, insieme al raddoppio dell’efficienza energetica. La sfida alla decarbonizzazione diventa fondamentale per aumentare la competitività e permettere la crescita dell’UE.
  • Nel 2023, per la prima volta, la produzione delle energie rinnovabili ha raggiunto la quota del 30% nel mix elettrico globale, per ben 69 Paesi ha superato il 50%. Le prospettive per il 2025 vedono le rinnovabili raggiungere il 35%, superando, oltre alla generazione da gas, anche quella da carbone. E nel 2023, le rinnovabili hanno rappresentato l’86% della nuova capacità installata globalmente, lasciando marginali le nuove installazioni da fonti non rinnovabili (carbone, nucleare, gas), a sottolineare che le rinnovabili, se fatte bene, sono convenienti.
  • L’Unione Europea mantiene forte il suo impegno e volontà di affermare un’economia più circolare e resiliente. I nuovi regolamenti e direttive europee chiamano numerosi settori fondamentali dell’economia europea e italiana a riorganizzare i propri business e strategie in un’ottica sempre più circolare, con l’obiettivo di renderli più competitivi internazionalmente e incentivare la trasparenza (ad es. imballaggi e rifiuti da imballaggio, Regolamento Ecodesign, Direttiva sul “Right to Repair”, informazioni green sui prodotti e sulle performance ambientali del proprio business). Un percorso impegnativo che metterà alla prova le imprese italiane di svariati settori in termini tecnologici e innovativi, economici e di reputazione.
Uno sguardo più approfondito sull’Italia
  • Nel 2023 a fronte di un aumento della produzione nazionale di fonti energetiche dell’4,1%, le importazioni nette di energia sono diminuite del 9,9%. Le rinnovabili hanno coperto complessivamente il 36,8% della domanda di energia elettrica, con una crescita anche nel primo semestre del 2024 (+27,3% sul 2023) e una copertura da fonti rinnovabili pari al 43,8% del fabbisogno, superando, per la prima volta, la produzione da fonti fossili;
  • l’Italia (nazione povera di materie prime) si conferma leader sul fronte del recupero di materia, raggiungendo una capacità nell’avvio a riciclo dei rifiuti totali (urbani e speciali) del 91,6% (2022), un tasso di gran lunga superiore alle altri grandi economie europee, Germania (75,3%), Francia (79,9%) e Spagna (73,4%), e alla media UE-27 (57,9%). Con un tasso d’uso di materia seconda pari al 18,7% (2022), poco distante dal primato della Francia (19,3%). Grazie al forte utilizzo di materie prime seconde, l’industria manifatturiera italiana ha evitato consumi energetici per circa 16,4 milioni di Tep (2022), equivalente all’11,8% del totale dell’energia primaria consumata in Italia, e ha evitato emissioni climalteranti per 55 milioni di tonnellate di CO2eq (2022), pari al 14,2% delle emissioni lorde italiane;
  • con un tasso di riciclo effettivo al 75,3%, l’Italia si conferma leader, in Europa, anche nel riciclo per i rifiuti di imballaggio, raggiungendo in anticipo gli obiettivi fissati dalla normativa (tra le filiere virtuose: quella della carta con tasso di riciclo al 92,3%, del vetro con il 77,4% e dell’acciaio con l’87,8%). La filiera degli imballaggi in plastica e bioplastica, con il tasso di riciclo più basso tra i rifiuti (48%), è il settore con il più rapido tasso di crescita. Inoltre, con il riciclo organico della plastica biodegradabile e compostabile entrato a regime, sono state riciclate oltre 44 mila tonnellate;
  • anche nel comparto degli oli minerali usati, l’Italia si conferma eccellenza in Europa con il 98% del totale raccolto rigenerato in basi per lubrificanti, oli leggeri e altri prodotti petroliferi. Per quanto riguarda l’avvio a riciclo, l’attività di recupero di PFU (pneumatici fuori uso) ha permesso al Paese di risparmiare oltre 81 mln di euro sulle importazioni di materie prime ed evitare emissioni in atmosfera per 297.000 ton di CO2eq, evitare prelievi di materie prime per 274 mila tonnellate e consumi di acqua di 1,2 mln di m3;
  • le comunità energetiche (CER) rappresentano ancora una nicchia nella maggior parte dei mercati energetici europei e attualmente si stimano circa 9.000 comunità in funzione in tutta l’Europa. Oggi in Italia le CER e AUC (Autoconsumo Collettivo) sono meno di 100. Capofila nella promozione e nel sostegno alla creazione di comunità energetiche con l’obiettivo di abbassare il costo dell’energia è sicuramente il mondo delle cooperative;
  • per quanto riguarda le installazioni rinnovabili, nel 2023 si sono toccati i massimi storici, con il +345% dei potenziamenti su impianti esistenti e del +77% di nuove installazioni rispetto all’anno precedente;
  • sotto il profilo dell’occupazione è cresciuto il fabbisogno di professioni green con 1.918.610 contratti di attivazioni programmati, pari al 34,8% delle attivazioni totali, con un incremento di 102.490 unità rispetto alla precedente rilevazione. Si conferma la maggiore attenzione delle imprese di piccola e media dimensione alle attivazioni di green jobs. La domanda di skills e competenze inerenti alla sostenibilità ambientale ha interessato il 79,4% delle attivazioni programmate nel 2023; alla fine dello scorso anno, le figure professionali legate alla green economy rappresentavano il 13,4% degli occupati totali, 3.163 mila unità. Tra le aree aziendali più interessate dalle professionalità verdi sul totale delle attivazioni: logistica (incidenza 88,8%), progettazione e sviluppo (86,7%), aree tecniche (80,2%).

Guardando alle performance economiche si comprendono meglio le ragioni che spingono le imprese a investire in prodotti e tecnologie verdi. Le imprese ecoinvestitrici sono, infatti, più dinamiche sui mercati esteri rispetto a quelle che non investono (il 24% delle prime prevede un aumento nelle esportazioni nel 2024, contro un più ridotto 20% di quelle che non hanno investito), prevedono in un numero maggiore un aumentano del fatturato (32% contro 25%) e dell’occupazione (23% contro 15%). Hanno, inoltre, una maggiore capacità di creare associazioni e fare rete. Investire in attività green fa crescere di 6-7 punti percentuali la possibilità delle imprese di conseguire migliori performance aziendali.

L’88% del totale delle imprese eco-investitrici ha investito in tecnologie Net-Zero, ossia su quelle tecnologie che consentono alle imprese di rendere nulle le proprie emissioni di CO2, sia riducendo le emissioni reali sia favorendo azioni di compensazione. Le tecnologie Net-Zero su cui si sono concentrati gli investimenti di queste imprese hanno riguardato in primo luogo le tecnologie per le energie rinnovabili (87% dei casi), seguite dall’adozione di pompe di calore (23% dei casi), che permettono di sostituire l’utilizzo di combustibile fossile con energia elettrica, e le batterie per lo stoccaggio dell’energia (12% dei casi). Residuale l’adozione di tecnologie Net-Zero associate allo stoccaggio della CO2 (5% dei casi) oppure all’utilizzo di altri combustibili sostenibili o dell’idrogeno (rispettivamente 5% e 2% dei casi).

Uno sguardo all’immediato futuro
  • L’innovazione nel settore agroalimentare si mantiene una delle principali leve strategiche per affrontare le sfide legate alla sostenibilità, alla sicurezza alimentare e al cambiamento climatico, e abbraccia una vasta gamma di aree, tra cui la genetica agraria e le biotecnologie, la digitalizzazione dell’agricoltura, le pratiche di economia circolare, l’agricoltura conservativa e a basse emissioni di carbonio, e il rispetto del benessere animale. L’Italia si posiziona al primo posto in Europa per numero di aziende agricole biologiche.
  • Nel mondo dell’edilizia, conclusa la parentesi degli incentivi del Superbonus, si punta sulla nuova direttiva Case Green, che prevede la definizione da parte degli Stati Membri di un percorso nazionale di ristrutturazione progressiva del parco immobiliare residenziale, affinché il 55% della riduzione del consumo di energia primaria avvenga mediante la ristrutturazione del 43% degli edifici residenziali con le peggiori prestazioni energetiche. La filiera arredo-casa, continua il suo percorso di transizione ecologica: il 64,1% delle imprese acquista materie prime o semilavorati rinnovabili o prodotti in modo sostenibile, il 51,1% ha implementato modelli di business orientati alla circolarità e circa il 70% ha realizzato investimenti per l’efficientamento dei processi.
  • Il settore del tessile-moda ha la necessità di innovarsi quanto prima per adeguarsi agli interventi legislativi introdotti dalla UE e accelerare il superamento del fastfashion, dirigendosi verso modelli sostenibili e circolari. Una sfida da affrontare in una fase non positiva per il settore che registra gli effetti dell’inflazione e il rallentamento dei mercati interni ed esterni. L’industria del tessile-moda sta, per questo, lavorando alla lotta al greenwashing, alla riduzione della carbon footprint, all’introduzione di materiali a basso impatto e tracciabili lungo la filiera, nonché spingendo alla creazione dei Consorzi EPR (responsabilità estesa del produttore) per una migliore gestione e valorizzazione del fine vita.
  • Nel settore automotive, l’elettrificazione dei veicoli venduti è ancora a livelli bassi rispetto agli obiettivi previsti per il raggiungimento dei target UE di decarbonizzazione della mobilità, e lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica arranca a decollare. Tuttavia, ci sono segnali positivi sul mercato dell’elettrico, con le emissioni medie di CO2 delle autovetture nuove immatricolate in Europa diminuite costantemente negli ultimi anni. In Italia, prosegue lentamente lo sviluppo e l’implementazione della mobilità elettrica, ma si registra un incremento della quota di produzione nazionale di autovetture elettriche e ibride che passa dal 40% del 2021 a quasi il 66,3% del 2024. L’Italia è anche a lavoro per sviluppare tecnologie ad idrogeno e una filiera dedicata a mezzi di trasporto pubblici elettrici, per rispettare il target europeo di 100% autobus urbani elettrici al 2030.
  • La chimica bio-based continua il suo percorso di ricerca su nuove applicazioni industriali, divenendo il tassello di partenza per spingere la circolarità di comparti come agricoltura, combustibili, cosmesi, polimeri e arredo. Le bioplastiche compostabili, punto di forza della chimica bio-based italiana, stanno vivendo una fase di flessione causata dalla concorrenza dei prodotti definiti impropriamente come “riutilizzabili” e dalle importazioni di manufatti compostabili dal Far East. Nonostante ciò, le imprese italiane delle bioplastiche sono aumentate nel 2023, arrivando a 288 unità.
  • In una direzione green si stanno muovendo anche importanti realtà di settori complessi come quello dell’acciaio che sta cogliendo la sfida della transizione green. L’industria siderurgica italiana è, infatti, leader nel processo di decarbonizzazione, prima tra i Paesi del G7 per quota di acciaio prodotto con ciclo a forno elettrico, una stima pari all’86%. Ma anche leader nell’efficienza energetica, con consumi per unità di prodotto ampiamente al di sotto della media europea e dei grandi Paesi UE.

Approfondisci la notizia e scarica GreenItaly 2024
Scarica Rapporto GreenItaly 2024/sintesi/Comunicati stampa dal portale Symbola

INCITE: il portale della Comunità Europea per l’innovazione a basso impatto ambientale


La piattaforma INCITE, recentemente lanciata dalla Commissione Europea rappresenta un’iniziativa chiave della revisione della Direttiva sulle Emissioni Industriali (IED), nata con l’obiettivo di incentivare l’adozione di tecnologie innovative e raccogliere informazioni a livello mondiale sulle tecniche ambientali industriali innovative che – se ritenute pronte per l’uso su scala industriale – forniscano significativi benefici ambientali e siano economicamente vantaggiose e che possano ridurre le emissioni, inclusi i gas serra e il consumo di risorse:

  • è stata progettata con lo scopo di ricevere e raccogliere dati da e su tutti i settori industriali coperti dalla direttiva IED; 
  • è gestita dal Centro comune di ricerca della Commissione e dalla DG Ambiente;
  • fornisce un supporto rilevante alle parti interessate, consentendo loro di prendere decisioni informate e promuove il dialogo e la cooperazione tra vari attori, tra cui industrie, provider tecnologici, enti di ricerca, decisori politici e investitori, facilitando così un approccio integrato per l’adozione di soluzioni innovative;
  • mette a disposizione un’analisi dettagliata delle prestazioni ambientali, della maturità tecnologica, dei costi e dei benefici, oltre a evidenziare le potenziali sinergie fra le diverse tecnologie;
  • si propone di facilitare l’accesso alle opportunità di finanziamento e migliorare la trasparenza rimuovendo le barriere informatiche.

Attualmente sono a disposizione degli utenti una ventina di tecniche esemplificative, derivanti da progetti in corso finanziati dall’UE, tra cui programmi di cattura e stoccaggio del carbonio nei settori del cemento e della calce e fornaci ibride nell’industria del vetro. Di particolare importanza per il popolamento della piattaforma INCITE sono le seguenti aree nelle quali si possono prevedere benefici ambientali significativi dall’implementazione di tecniche industriali innovative:

  • decarbonizzazione,
  • disinquinamento,
  • efficienza energetica, idrica e dei materiali,
  • economia circolare.
Per sottoporre una tecnica innovativa e contribuire a popolare la piattaforma INSITE
  • Le tecniche devono raggiungere un livello di maturità tecnologica dimostrato in un ambiente rilevante dal punto di vista industriale nel caso di tecnologie abilitanti chiave o una dimostrazione del prototipo di sistema in un ambiente operativo (almeno Technology Readiness Level (TRL) 6-7);
  • la tecnologia deve essere almeno al livello della produzione e dimostrazione pilota e deve aver progredito oltre i test iniziali;
  • devono essere presenti dati misurati, calcolati o stimati relativi alle prestazioni (ad es. parametri di prestazione sia ingegneristici che ambientali quali parametri di progettazione, consumo misurato di energia o acqua, emissioni nell’aria, nell’acqua o nel suolo, ecc.) nonché valutazioni finanziarie e prototipi reali e devono essere disponibili le convalide.
Processo di analisi delle tecniche innovative presentate, idoneità e pubblicazione

Il team di INCITE analizzerà attentamente le tecniche innovative presentate volontariamente dalle parti interessate, garantendo che ciascuna tecnica venga esaminata per il suo potenziale nel favorire la decarbonizzazione. L’esame prevede uno screening iniziale durante il quale verranno analizzate le prestazioni ambientali (confrontando la tecnica proposta con un’alternativa rilevante o con un riferimento, che dovrebbe essere una tecnica implementata, disponibile in commercio e riconosciuta come in grado di fornire il massimo livello possibile di protezione ambientale) al fine di determinare se la tecnica fornisce un livello di protezione ambientale più elevato o un livello uguale di protezione ambientale a costi inferiori rispetto all’alternativa pertinente attualmente applicata. Inoltre, verranno esaminati i potenziali effetti crossmediali della tecnica, inclusa l’identificazione di potenziali compromessi o conseguenze indesiderate associate all’implementazione della tecnica.

Le tecniche che superano lo screening iniziale, verranno pubblicate sulla piattaforma INCITE come in fase di revisione. Seguirà un’analisi più approfondita delle informazioni presentate. Alla fine del questo processo, le tecniche che avranno superato con successo un’analisi completa saranno chiaramente identificate come tali nella piattaforma e pubblicate.

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Green claims: obblighi e divieti – una Guida sintetica per adeguarsi gradualmente



L’11 ottobre si è tenuto il webinar “Green claims: obblighi e divieti”, ideato e promosso da CONAI e realizzato con il supporto dell’Università Sant’Anna di Pisa, per chiarire alle aziende gli obblighi e i divieti previsti dalla nuova Direttiva contro il greenwashing, durante il quale è stata presentata una Guida sintetica per offrire alle imprese un supporto alla comprensione della normativa vigente.

Si tratta di un documento sintetico che illustra le novità introdotte dalla Direttiva 2024/825/UE in tema di “responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell’informazione” e che prescrive divieti e obblighi di trasparenza specifici riguardo ai claims ambientali.

Consulta la Guida sintetica alla nuova Direttiva europea 2024/825/UE
Rivedi il webinar “Green claims: obblighi e divieti” dell’11 ottobre 2024

UN Global Compact Network Italia e il primo vademecum per guidare le catene di fornitura verso una filiera totalmente sostenibile


Il Network italiano del Global Compact delle Nazioni Unite ha reso disponibile il documento “La stesura di un Codice di Condotta per i Fornitori” che raccoglie le linee guida del Tavolo di Lavoro sul Sustainable Procurement di UN Global Compact Network Italia – composto da 54 imprese aderenti – per aiutare le aziende italiane a guidare le proprie catene di fornitura in un percorso che abbracci le tre dimensioni della sostenibilità, sociale, ambientale e di governance.

È stato redatto con lo scopo di delineare gli standard attesi nelle relazioni commerciali tra l’azienda e i fornitori, al fine di assicurare che:

  • supplier aderiscano a tali standard e
  • l’azienda possa prevenire e mitigare i più rilevanti impatti negativi sui diritti umani e del lavoro e sull’ambiente nelle proprie catene di fornitura.

Le recenti Direttive Europee in materia di rendicontazione di sostenibilità come Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) introducono nuovi obblighi che richiedono un approccio di filiera. Le aziende sono quindi chiamate a giocare un ruolo di leadership verso la sostenibilità e a diffondere una cultura orientata ai principi di equità, inclusione, trasparenza e tutela ambientale anche verso i propri fornitori.

Obiettivo del documento è fornire un prezioso strumento per coinvolgere le catene di fornitura all’interno delle strategie di sostenibilità, superare le barriere strutturali che ancora esistono e per generare impatto positivo lungo tutta la filiera.

L’adozione di un Codice di Condotta per i fornitori offre molteplici benefici alle aziende:

  • stabilisce aspettative chiare per i fornitori, permettendo di creare relazioni commerciali fondate su valori condivisi e standard normativi chiari,
  • migliora la gestione del rischio all’interno della supply chain, grazie a fornitori più controllati e qualificati.
  • accresce la brand reputation e assicura la compliance normativa a tutti i livelli, anche rafforzando i sistemi di reporting e i KPIs, per affrontare le richieste delle nuove Direttive e delle future regolamentazioni.

Le Linee Guida sono state presentate durante l’incontro “Il Codice di Condotta come strumento di engagement dei fornitori”, promosso da UNGCN Italia, nell’ambito della 12° Edizione del Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale di Milano.

Richiedi il documento disponibile gratuitamente

1^ edizione del Premio nazionale Adriano Olivetti: scadenza per la presentazione delle candidature 31 gennaio 2025


Unioncamere nazionale ha deliberato di partecipare al “Premio nazionale Adriano Olivetti”, istituito da Camera di commercio di Cosenza e Fondazione Adriano Olivetti e aperto a tutte le imprese aventi sede in Italia.

Scopo del premio è quello di sensibilizzare le imprese verso la promozione e il perseguimento dei valori della sostenibilità, della comunità, del rispetto dell’ambiente, dello sviluppo del Mezzogiorno e dell’ innovazione di cui Adriano Olivetti è stato promotore.

L’iniziativa vuole premiare le imprese che si stanno distinguendo per impegno verso: la sostenibilità ambientale, il welfare aziendale e territoriale, l’innovazione e lo sviluppo del Mezzogiorno, attuando progetti in grado di apportare benefici concreti alle comunità di riferimento.

Le imprese dovranno realizzare un progetto innovativo a scelta tra le aree tematiche ammesse:

  • benessere dei dipendenti, servizi sociali (o welfare aziendale), sviluppo personale e organizzativo;
  • sviluppo locale, sostenibilità, relazioni con altre realtà pubbliche e private;
  • attenzione alla cultura e alla ricerca, rapporti con le scuole, editoria industriale;
  • formazione continua del personale;
  • partecipazione, giustizia sociale, integrazione locale – globale;
  • impatto dell’impresa sul territorio e sulla comunità di appartenenza;
  • impegno dell’impresa nello sviluppo del Mezzogiorno.

La partecipazione al Premio è gratuita, previa registrazione attraverso l’apposito Modulo “Iscrizione Concorso Adriano Olivetti”, entro le ore 23:59 del 31 gennaio 2025. La domanda, debitamente compilata, deve essere inviata all’indirizzo email agendadigitale@cs.camcom.it.

Scarica il bando


Sezione Scuole
 

E’ prevista inoltre una sezione del Premio dedicata alle scuole statali e paritarie di tutta Italia, al fine di favorire la conoscenza del pensiero e dell’azione di Adriano Olivetti, sensibilizzare le giovani generazioni al tema dell’impresa responsabile e fornire ispirazione per le scelte future, riguardanti il proseguimento della formazione o l’avvio di una carriera professionale.

In particolare, destinatari della proposta sono gli studenti iscritti agli ultimi tre anni degli Istituti scolastici di istruzione secondaria superiore che partecipano al progetto “LEZIONI OLIVETTIANE e CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE”. 

La partecipazione al Concorso è gratuita e le iscrizioni sono aperte fino al 31 Gennaio 2025. Saranno ammessi a partecipare al Concorso gli studenti di classi intere o interclasse che saranno registrati, per il tramite di un tutor scolastico, alla piattaforma https://certificacompetenze.unioncamere.it.

Terminata la fase di formazione i partecipanti al concorso dovranno far pervenire tramite piattaforma gli elaborati descritti nel bando.

La premiazione della classe/gruppo classe vincitrice consisterà in una targa di merito con la denominazione “Premio Nazionale Adriano Olivetti” per il risultato raggiunto ed inoltre verrà offerta la  possibilità di brevettare la propria innovazione presentata.

Approfondisci l’informazione e scarica il bando per le scuole