Dal 16 al 22 settembre 2024: “European Mobility week”


La settimana europea della mobilità è la campagna di sensibilizzazione più importante della Commissione Europea sulla mobilità urbana sostenibile, che si svolge ogni anno, dal 16 al 22 settembre per promuovere il cambiamento comportamentale a favore della mobilità attiva, del trasporto pubblico e di altre soluzioni di trasporto pulite e intelligenti.

Per l’edizione del 2024 il tema individuato riguarda la condivisione degli spazi pubblici: paesi, città e comuni sono invitate a promuovere soluzioni di condivisione dello spazio pubblico favorendo il benessere delle persone e dell’ambiente. Attenzione: solo l’autorità locale ufficiale della città partecipante può registrarsi per conto di quella città. Registrati alla Settimana Europea della mobilità.

I paesi e le città possono registrare tutte le attività che intendono svolgere per celebrare la campagna, tra cui:

  • organizzare attività incentrate sulla mobilità sostenibile durante la settimana principale dell’evento,
  • implementare una o più misure di trasporto permanenti durante tutto l’anno,
  • organizzare un ” Giornata senza auto”.

I paesi e le città partecipanti sono fortemente incoraggiati a implementare tutte e tre le attività. Amministrazioni locali, aziende, organizzazioni della società civile, istituti d’istruzione, organizzazioni non governative (ONG) o altre entità, possono inoltre presentare la propria Azione per la mobilità  registrandola tramite l’apposito form e possono inoltre concorrere al Premio della settimana europea della mobilità (riservato ai comuni aderenti) e al Premio Azione mobilità per aziende, iniziative popolari, istituti d’istruzione o altre entità.
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“Appuntamenti con la sostenibilità”: corso formativo per imprese sui temi della sostenibilità in azienda.


Nel panorama attuale, la sostenibilità aziendale non è più una mera opzione, ma un imperativo che guida le decisioni strategiche e operative delle imprese. La Camera di commercio di Treviso – Belluno vuole offrire, in collaborazione con la Fondazione CUOA, un percorso formativo pratico ed esaustivo sulla sostenibilità nel contesto aziendale, fornendo ai partecipanti gli strumenti necessari per comprendere, implementare e comunicare efficacemente le pratiche sostenibili all’interno delle proprie organizzazioni, anche in una prospettiva di internazionalizzazione dei business.

Le imprese si possono iscrivere, tramite l’apposito form on line, al percorso completo oppure ai singoli moduli. Attenzione! Non è prevista la registrazione degli incontri.
Il corso si terrà in presenza presso la sede camerale di Treviso.
Ciascun incontro sarà confermato al raggiungimento del numero minimo di 8 partecipanti.

Quota di iscrizione
  • Corso completo (8 moduli): € 500,00 + IVA (€ 610,00 IVA inclusa). Termine adesioni Corso completo: 30 settembre 2024
  • Singoli moduli: € 100,00 + IVA (€ 122,00 IVA inclusa) Termine adesione Moduli singoli entro 3 giorni lavorativi prima della data di svolgimento del modulo

Per dettagli in merito alle modalità di pagamento si rinvia al link di approfondimento della notizia

Calendario incontri
  • Martedì 8 ottobre 2024 dalle 9.00 alle 13.00: Modulo 1 – CONOSCERE LA SOSTENIBILITÀ AZIENDALE
  • Martedì 15 ottobre 2024 dalle 9.00 alle 13.00: Modulo 2 – LA CSRD E IL NUOVO APPROCCIO ALLA SOSTENIBILITÀ
  • Mercoledì 23 ottobre 2024 dalle 9.00 alle 13.00: Modulo 3 – SOSTENIBILITÀ E INTERNAZIONALIZZAZIONE
  • Martedì 29 ottobre 2024 dalle 9.00 alle 13.00: Modulo 4 – LA E DI ESG: LE STRATEGIE DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
  • Martedì 5 novembre 2024 dalle 9.00 alle 13.00: Modulo 5 – LA S DI ESG: LE STRATEGIE DI SOSTENIBILITÀ SOCIALE
  • Giovedì 14 novembre 2024 dalle 9.00 alle 13.00: Modulo 6 – LA G DI ESG: LA GOVERNANCE E LE STRATEGIE DI SOSTENIBILITÀ ECONOMICA 
  • Martedì 19 novembre 2024 dalle 9.00 alle 13.00: Modulo 7 – LA RENDICONTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ SECONDO I NUOVI STANDARD
  • Giovedì 28 novembre 2024 dalle 9.00 alle 13.00: Modulo 8 – COMUNICARE E VALORIZZARE LA SOSTENIBILITÀ IN FUNZIONE DEI MERCATI INTERNAZIONALI

La Segreteria Organizzativa risponde ai seguenti recapiti: Camera di commercio I.A.A di Treviso – Belluno – Ufficio Servizi Integrati per lo Sviluppo d’Impresa – CSR; Tel. +39 0422 595 269; e-mail servizi.impresa@tb.camcom.it

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Fino al 10 settembre 2024 è possibile candidare le Buone pratiche dei territori per lo sviluppo sostenibile

L’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASvis) promuove l’iniziativa la call Buone Pratiche Territoriali 2024, rivolta a tutte le organizzazioni aderenti all’ASviS e oltre, con l’intento di raccogliere le best practice territoriali. Verranno selezionate e pubblicate nel Rapporto 2024 le migliori 30 buone pratiche (consulta il Rapporto territori 2023), un documento che analizza il posizionamento di regioni, province, città metropolitane, aree urbane e comuni rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’ONU. Le altre buone pratiche verranno pubblicate sulla pagina del sito ASviS dedicata al Goal 11.

Per partecipare alla selezione è necessario compilare l’apposito Google Form ed inviare la propria candidatura entro martedì 10 settembre 2024.

Per maggiori informazioni
Compila ed invia la candidatura

Provincia di Treviso: interventi per lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)


La Provincia di Treviso grazie all’accordo sottoscritto con la Regione del Veneto per l’anno 2024 e in continuazione con quanto approntato lo scorso anno nonché agli impegni che gli Enti Locali hanno assunto aderendo all’iniziativa europea Patto dei Sindaci, ha previsto una serie di interventi ed iniziative per sostenere i Comuni interessati a promuovere l’istituzione delle CER sul territorio.

L’obiettivo è quello di mappare le esigenze del territorio attraverso l’analisi dei consumi energetici negli edifici, le tipologie di contesti urbani adatti a realizzare una comunità energetica, eventuali impianti già presenti sul territorio e impianti potenzialmente realizzabili e definire:

  1. l’individuazione di una CER in base alle esigenze specifiche del territorio: a tal proposito è attivo un servizio di prenotazione per una consulenza tecnica telefonica di 30 minuti con esperti del settore per conoscere i vantaggi dei sistemi di autoconsumo collettivo e fornire assistenza preliminare sulle procedure da seguire per realizzare una comunità energetica. Prenota una consulenza (disponibilità: ogni venerdì dalle 9 alle 12).
  2. il rapporto favorevole tra costi e benefici se si adotta il modello di Comunità Energetica: il servizio, fruibile sia da privati che da aziende, consente di richiedere un’analisi costi/benefici per comprendere quali sono i vantaggi di adesione a una Comunità Energetica con o senza installazione di un impianto fotovoltaico. Richiedi un’analisi costi/benefici compilando l’apposito form, allegando una bolletta elettrica recente. Il numero di analisi costi/benefici previsto è limitato.

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Direttiva europea sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità: in vigore dal 25/07/2024


Il 25 luglio 2024 è entrata in vigore la Direttiva (UE) 2024/1760 sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità (Corporate Sustainability Due Diligence Directive, in breve CSDDD o CS3D) che prevede alcuni obblighi rispetto agli impatti negativi su diritti umani e ambiente a carico di:

  • imprese con più di 1.000 dipendenti e 450 milioni di € di fatturato,
  • società, costituite secondo la normativa di uno Stato membro o di un Paese terzo, a capo di un gruppo che supera complessivamente i 1.000 dipendenti e 450 milioni di € di fatturato in UE o di un gruppo in franchising con più di 80 milioni di fatturato e avente diritti di licenza con società terze indipendenti di oltre 22,5 milioni di € in UE. 

Ai fini di una condotta aziendale responsabile, i soggetti obbligati devono esercitare il dovere di diligenza in particolare attraverso le seguenti attività: 

  • integrazione del dovere di diligenza nelle proprie politiche e nei propri sistemi di gestione dei rischi;
  • individuazione e valutazione degli impatti negativi effettivi o potenziali;
  • prevenzione e attenuazione degli impatti negativi potenziali;
  • riparazione degli impatti negativi effettivi;
  • svolgimento di un dialogo significativo con i portatori di interessi;
  • instaurazione e mantenimento di un meccanismo di notifica e procedura di reclamo;
  • monitoraggio dell’efficacia della politica e delle misure relative al dovere di diligenza;
  • comunicazione pubblica sul dovere di diligenza. 

In allegato alla direttiva sono riportati nel dettaglio:

  •  i diritti e divieti contenuti negli accordi internazionali sui diritti umani (ad es. diritto alla sicurezza, divieto di impiego di minori in età di obbligo scolastico ecc.), 
  • gli strumenti in materia di diritti umani e libertà fondamentali (ad es. Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici, Convenzione sull’uguaglianza di retribuzione ecc.),
  • i divieti e gli obblighi inclusi negli strumenti in materia ambientale (ad es. in tema di biodiversità, sostanze chimiche ecc.). 

Pur riguardando le imprese più grandi, le disposizioni coinvolgeranno anche aziende di minori dimensioni, incluse le PMI con cui si interfacciano, alle quali verrà richiesto di fornire periodicamente dati, informazioni e valutazioni, nonché di adeguarsi al rispetto di specifiche politiche e misure. La direttiva prevede infatti che, nell’esercitare il dovere di diligenza, le società non considerino solo le proprie attività ma, se collegate alla loro catena del valore, anche le attività dei partner commerciali sia a monte che a valle.

Le aziende interessate dalla CS3D devono inoltre adottare e attuare un piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici volto a garantire la compatibilità del modello di business con la transizione verso un’economia sostenibile, il contenimento del riscaldamento globale entro 1,5°C e la neutralità climatica al 2050, tenendo conto, se del caso, anche dell’esposizione ad attività connesse ai combustibili fossili.

Gli Stati membri dovranno recepire la nuova direttiva entro il 26 luglio 2026. 

Approfondisci il testo normativo della Direttiva (UE) 2024/1760

1° agosto 2024 = Overshoot Day globale


Grazie al monitoraggio dell’impronta ecologica dell’uomo è possibile aggiornare lo stato dell’arte globale riguardante “l’Earth Overshoot Day”: il giorno in cui tutte le risorse che il nostro pianeta può generare vengono esaurite. 
La data cambia di Paese in Paese e di anno in anno, a seconda dei comportamenti e delle politiche di sfruttamento delle risorse naturali adottati. L’Italia ha “finito il budget di risorse naturali” a disposizione per il 2024 già lo scorso 19 maggio e dal 20 maggio ha iniziato a consumare quelle future.

Attualmente per soddisfare i consumi annui degli italiani sarebbero quindi necessari più di 4 Paesi come l’Italia e se tutti gli umani vivessero e consumassero come gli italiani servirebbero le risorse di 2,6 pianeti.

Il sovra-sfruttamento comporta effetti più o meno tangibili tra i quali si ricordano, ad esempio:

  • deforestazione,
  • erosione del suolo,
  • perdita di biodiversità
  • accumulo di anidride carbonica in atmosfera,
  • cambiamenti climatici (e i sempre più frequenti fenomeni di siccità, incendi ed uragani).

Solo un cambiamento radicale, sociale, culturale, politico ed economico, messo in atto tempestivamente può consentire di invertire la tendenza e posticipare la data.
Dell’Earth Overshoot Day avevamo già pubblicato alcune informazioni di approfondimento sul presente portale.
Per controllare gli aggiornamenti annuali e confrontare le impronte a livello globale e di Paese il portale di riferimento è: https://www.footprintnetwork.org/

Bilancio di sostenibilità: che cos’è e perché è importante per le PMI del settore tessile e calzaturiero – avvio nuovo progetto regionale


Unioncamere Veneto, nell’ambito delle attività della rete Enterprise Europe Network, promuove, in collaborazione con Ecocerved e il sistema camerale veneto il webinar di lancio della nuova edizione del progetto “Percorso di autovalutazione sulla sostenibilità aziendale” dedicato quest’anno in particolare alle aziende del settore tessile, calzaturiero e forniture.

Unioncamere Veneto, nell’ambito delle attività della rete Enterprise Europe Network, promuove, in collaborazione con Ecocerved e il sistema camerale veneto un percorso di autovalutazione sulla sostenibilità aziendale con priorità alle aziende del settore tessile, calzaturiero e forniture.

L’obiettivo generale del progetto, che verrà avviato nel mese di settembre p.v., è supportare ed affiancare le PMI di questi settori nella predisposizione del bilancio di sostenibilità, che è il principale strumento di misurazione e comunicazione degli impegni e dei risultati sugli elementi ESG attraverso:

  • sessioni formative e laboratoriali
  • combinate con l’utilizzo di una piattaforma digitale specializzata nella valutazione delle performance ESG (Environmental, Social e Governance) delle aziende

e contestualmente permettere ad un gruppo selezionato di imprese di continuare l’esperienza intrapresa dallo scorso anno.

La partecipazione è gratuita e verranno ammesse allo stesso un massimo di 30* aziende venete che potranno candidarsi compilando questionario di richiesta partecipazione. Il percorso è aperto anche ai rappresentanti delle categorie in associazione a un’impresa dei settori indicati.

Compila il questionario e sarai ricontattato da Unioncamere Veneto nel caso in cui il tuo profilo venga selezionato per lo svolgimento delle attività di formazione e laboratorio, che prenderanno avvio da settembre/ottobre 2024.

Scarica la locandina


Per ulteriori informazioni contatta la Segreteria Organizzativa: Unioncamere del Veneto, dott.ssa Irene Gasperi, tel. +39 041 099 311; e-mail unione@ven.camcom.it; web https://www.unioncamereveneto.it


* Nel caso in cui pervenisse un numero di candidature superiore a quello indicato, per la selezione delle aziende verranno applicati i seguenti criteri: 6 imprese per CCIAA ( in seconda battuta associazioni di categoria/società di consulenza associata ad un’ impresa); almeno 10 addetti; Settore tessile e calzaturiero, fornitura; certificazioni.

Presentazione del progetto

Il 26 giugno, è stato realizzato il webinar di lancio del nuovo percorso gratuito per imprese del settore tessile e calzaturiero che si propone di inquadrare il tema della sostenibilità e i potenziali vantaggi per le PMI che intendano integrarla all’interno della loro identità aziendale e di presentare il progetto in partenza, che combinerà sessioni formative e laboratoriali con l’utilizzo di una piattaforma digitale ESG per elaborare in autonomia, in modo guidato e semplificato, il bilancio di sostenibilità.

Richiedi di poter vedere la registrazione dell’evento

Report “FragilItalia” (Legacoop ed Ipsos): cresce il consumo consapevole

 Elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos con il supporto del Circular Economy Network – -Fondazione per lo Sviluppo sostenibile (in continuità con la collaborazione avviata nel 2023 con il sondaggio sui consumi circolari), il Reporto “FragilItalia” evidenzia una crescente attenzione alla transizione ecologica, cui guardano con favore 8 italiani su 10. Dal punto di vista dei consumi, rispetto a due anni fa, è incrementato l’acquisto di prodotti made in Italy (+ 24 punti percentuali) e a km 0 (+ 11 punti percentuali), mentre è diminuito sensibilmente l’acquisto di prodotti di marca (-54 punti percentuali) ed etnici (-32 punti percentuali).

Gli italiani attribuiscono crescente importanza a:

  • salubrità e naturalezza dei prodotti,
  • riciclabilità delle confezioni,
  • basso impatto ambientale,
  • provenienza da filiera locale,
  • riscoperta dei sapori tradizionali.

Per i prodotti bio, che hanno registrato in numeri assoluti un netto incremento di vendite in Italia come in Europa, il sondaggio ha fatto evidenziato una contrazione del numero di acquirenti, segnalando l’esistenza di una fascia di consumatori che è costretta dalla crisi economica a modificare le sue abitudini di spesa.

Guardando alla classifica dei prodotti percentualmente più acquistati:

  • il 61% degli intervistati (con punte del 75% tra gli over 65, e del 67% nel Nord Ovest e nel ceto medio) dichiara di acquistare prodotti made in Italy,
  • il 52% degli intervistati (che sale al 61% tra gli over 65 e al 57% nel ceto medio) dichiara di acquistare prodotti a KM 0,
  • il 44% degli intervistati acquista prodotti ecosostenibili a basso impatto ambientale (in diminuzione di 1 punto percentuale, rispetto alla precedente rilevazione) e prodotti light (in aumento di 4 punti percentuali, rispetto alla precedente rilevazione),
  • il 76% degli intervistati (che sale all’87% nel ceto popolare) ha diminuito gli acquisti di prodotti di marca,
  • il 54% degli intervistati (che sale al 70% nel ceto popolare e al 66% tra gli under 30) ha ridotto i prodotti biologici (che, come numero di acquirenti, calano di 20 punti percentuali nelle risposte degli intervistati in controtendenza rispetto al volume complessivo degli acquisti),
  • il 51% degli intervistati ha ristretto gli acquisti di prodotti etnici;
  • il 52% degli intervistati dichiara che aumenterà l’attenzione alla salubrità e naturalezza dei prodotti,
  • il 50% degli intervistati dichiara che aumenterà l’attenzione alla riciclabilità delle confezioni ed al basso impatto ambientale dei prodotti,
  • il 47% degli intervistati dichiara che aumenterà l’attenzione alla provenienza dei prodotti da filiera locale e alla loro capacità di far riscoprire antichi sapori,
  • il 45% degli intervistati dichiara che aumenterà l’attenzione all’eticità dei prodotti che dovranno in primo luogo essere rispettosi dei diritti dei lavoratori.

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Social Progress Index 2024 (EU-SPI): il report che misura il progresso sociale per le regioni dell’UE al di là del PIL


Il 23 maggio la Commissione Europea ha pubblicato il Social Progress Index 2024 (EU-SPI) che misura il progresso sociale per le regioni dell’UE a complemento delle tradizionali misure di progresso economico, come il prodotto interno lordo (PIL). L’indice segue il quadro generale dell’indice di progresso sociale globale:

  • si basa su 53 indicatori socio-economici e ambientali,
  • utilizzando dodici componenti
  • che sono ulteriormente aggregate in tre dimensioni più ampie che descrivono rispettivamente aspetti di base, intermedi e più sottili del progresso sociale.

Ogni indicatore, da quelli economici e sociali, a quelli sul benessere, sulle percezioni e la fiducia dei cittadini, fornisce importanti informazioni e mostra che molto dev’essere fatto se si vuole garantire non solo il conseguimento degli obiettivi della politica di coesione ma la stessa tenuta dell’Unione. Emerge un’Europa divisa:

  • da un lato il Nord, con i Paesi Bassi e quelli scandinavi che ottengono punteggi elevati sopra quota 100,
  • dall’altro i Paesi affacciati sul Mediterraneo e quelli dell’ex blocco sovietico in ritardo. Il dato italiano è allarmante: con riferimento al dato nazionale, le regioni italiane sono più sviluppate solamente di quelle di Bulgaria, Cipro, Croazia, Grecia, Lituania, Romania, Slovacchia e Ungheria. La Campania e la Sicilia si attestano al 207° e 214° posto su 236 regioni europee. Le migliori: Trentino e Alto Adige, rispettivamente 139° e 151°.

Il 60% dei cittadini dell’Unione Europea vive in regioni che superano il punteggio medio di progresso sociale ma se ci si concentra solo sui bisogni di base (assistenza sanitaria, servizi igienici e alloggio) il dato scende al 50%. Anche l’analisi con riferimento agli indicatori “opportunità” e la “formazione superiore” fornisce dati tutt’altro che rassicuranti.

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Finanza sostenibile: on line il primo documento tecnico di ISPRA per una corretta rendicontazione di sostenibilità e per il contrasto al “greenwashing”


È per rispondere a questi e altri quesiti che ISPRA mette in campo una ‘bussola’ per la finanza sostenibile. Primo nel suo genere, il documento tecnico elaborato dall’ISPRA, spiega come produrre un’informazione ambientale aiutando le aziende e gli operatori finanziari a collocarsi nel complesso mondo della sostenibilità ambientale, alla luce della normativa europea sulla rendicontazione di sostenibilità.

Dal 22 maggio 2024 l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha reso disponibile il documento tecnico “La sfida ambientale per la finanza sostenibile. Metodologie, informazioni e indicatori ambientali“, primo nel suo genere, per aiutare imprese ed operatori finanziari a:

  • orientarsi nella rendicontazione sostenibile in modo corretto, credibile e verificabile,
  • interpretare gli indicatori e i dati ambientali alla luce delle sfide lanciate dal nuovo quadro legislativo europeo,
  • analizzare in maniera autonoma i rischi fisici derivanti da frane, alluvioni ed eventi estremi.

Il documento tecnico è sottoposto, per un periodo di tre mesi, a consultazione pubblica al fine di recepire feedback e le considerazioni da parte degli stakeholder; fino al 31 agosto 2024 sarà possibile inviare contributi, via mail esclusivamente all’indirizzo, taskforcefinanzasostenibile@isprambiente.it, secondo le modalità previste dall’Allegato A.

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Scarica il documento tecnico “La sfida ambientale per la finanza sostenibile. Metodologie, informazioni e indicatori ambientali”

Scarica il foglio di calcolo dei fattori medi nazionali dell’Inventario Nazionale ISPRA parte integrante dell’Appendice metodologica per la stima di gas serra e inquinanti atmosferici