Bando contributi per la doppia transizione digitale ed ecologica – anno 2025: presentazione delle domande dalle ore 9:00 del giorno 21 maggio 2025


La Camera di commercio di Treviso-Belluno ha indetto un Bando di Concorso per la concessione di contributi alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) a sostegno della doppia transizione digitale ed ecologica.
Il Bando dispone di una dotazione finanziaria complessiva di € 1.300.000,00 e prevede le seguenti misure:

  • MISURA 1: acquisto di beni strumentali di cui agli allegati A e B della L. 11 dicembre 2016 n. 232 e s.m.i
  • MISURA 2
    • lett. a) acquisizione di servizi di consulenza finalizzati all’introduzione e/o implementazione delle tecnologie abilitanti Impresa 4.0, esclusivamente se collegati all’acquisto dei beni strumentali di cui alla Misura 1;
    • lett. b) acquisizione di servizi di consulenza e/o formazione finalizzati alla razionalizzazione dell’uso dell’energia da parte delle imprese, attraverso la realizzazione di interventi di efficienza energetica, riducendo i consumi e le emissioni di gas clima-alteranti.

Le richieste di contributo, da redigersi utilizzando l’apposita modulistica resa disponibile nel sito web camerale, corredate dalla documentazione specificata nel Bando, possono essere inoltrate dalle ore 9:00 del 21 maggio 2025 alle ore 23:59 del 3 ottobre 2025 esclusivamente in modalità telematica, attraverso “Restart“, la piattaforma dedicata alla presentazione e gestione delle domande di partecipazione ai bandi di finanziamento.

Le agevolazioni previste dal Bando consistono in contributi a fondo perduto pari al 50% della spesa sostenuta ed effettivamente ammissibile. Per le imprese in possesso del “Rating di legalità” e/o di una “Certificazione della parità di genere“, tale percentuale è elevata di un ulteriore 5% per ciascuna premialità.

Il Bando è a “fase unica”, ovvero le imprese dovranno presentare la domanda di erogazione del contributo a interventi conclusi, producendo direttamente le fatture quietanzate delle spese sostenute.

Sono ammissibili gli interventi avviati a partire dal 1° Gennaio 2025.

Scarica bando e modulistica

Per informazioni: Ufficio PID Punto Impresa Digitale, Transizione digitale ed ecologica, Ambiente e-mail  pid@tb.camcom.it; Tel: 0422/595402  – 0422/595404 – 0422/595407

Ciclo di incontri open day presso due aziende del territorio. Focus Portale Legno Veneto


La Camera di commercio di Treviso – Belluno, per mezzo delle attività del Portale Legno Veneto (piattaforma digitale dedicata alla promozione del legname Veneto e allo sviluppo delle imprese del settore foresta-legno) organizza un ciclo di due incontri “open day” presso due aziende del territorio, dedicati ad approfondire il tema legato allo sviluppo della filiera corta del legno. Le realtà aziendali che andremo a conoscere rappresentano delle dimostrazioni di “buone pratiche” per quanto concerne la realizzazione di prodotti a km zero, ma sono anche esempi virtuosi in rapporto agli aspetti di sostenibilità ambientale e tracciabilità del legname lavorato.

Possono partecipare agli incontri in azienda: imprenditori, consulenti, rappresentanti di Enti istituzionali, Associazioni di categoria, privati cittadini.

Programma
  1. 29 maggio 2025 ore 10:00 -12:00: Gava Cav. Giuseppe Imballaggi S.R.L. – Società Benefit Un’impresa storica nata nel 1963 per la produzione di pallet e imballaggi in legno, che oggi rappresenta una realtà consolidata nel mercato degli imballaggi certificati.La passione per il legno e il forte legame con il territorio hanno permesso di dare valore nel tempo ad alcuni principi fondamentali per l’azienda, quali responsabilità, trasparenza, rispetto e fiducia che hanno permesso di consolidare l’attività nel corso degli anni, ponendo al centro del proprio agire la sostenibilità.
  2. 11 giugno 2025 ore 10:00 – 12:00: ITLAS S.R.L.
    Azienda attiva sul territorio Veneto dal 1988, specializzata nella produzione di pavimenti prefiniti in legno, costituisce ad oggi un punto di riferimento per il settore.
    La mission aziendale è quella di far conoscere al mondo un nuovo modello di business generato dalla complicità tra uomo e natura, proponendo soluzioni green, dal design unico e innovativo provenienti da una filosofia che ruota attorno al tema della sostenibilità. ITLAS Società Benefit ha fondato la propria attività sull’attenzione all’ambiente, a partire dalla ricerca di una materia prima controllata e di prodotti certificati.

Iscriviti agli Open Day
Scarica la locandina

Fino al 5 maggio 2025 è possibile partecipare alla consultazione pubblica per definire il regime di responsabilità estesa del produttore per la filiera del tessile


Lo schema di decreto proposto dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica vuole istituire il regime di responsabilità estesa del produttore per la filiera dei prodotti tessili di abbigliamento, calzature, accessori, pelletteria e tessili per la casa al fine di rendere i produttori responsabili della gestione del fine vita dei prodotti immessi sul mercato, promuovendo un modello più sostenibile e circolare ed in particolare:

  • ridurre l’impatto ambientale della produzione e della gestione dei rifiuti dii prodotti tessili;
  • incentivare il riuso, il riciclo e la corretta gestione di rifiuti tessili;
  • responsabilizzare i produttori affinché adottino strategie di eco-design e l’utilizzo di materiali più sostenibili;
  • raggiungere gli obiettivi europei in materia di economia circolare e di riduzione dei rifiuti.

E’ stata quindi avviata nel mese di aprile una consultazione pubblica, aperta a tutti i soggetti pubblici e privati interessati a fornire contributi e osservazioni.

La consultazione pubblica è aperta fino a lunedì 5 maggio 2025; i contributi e le osservazioni sullo schema di decreto dovranno essere compilati secondo la griglia appositamente predisposta ed inviati esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica certificata ECB@pec.mase.gov.it, indicando nell’oggetto la dicitura: “Consultazione pubblica EPR tessile” 
Partecipa alla consultazione pubblica EPR tessile


Approfondisci l’argomento sui rifiuti nella filiera tessile

Il report dell’EEA (European Environment Agency) pubblicato nel 2024 evidenzia che nel 2022 abbiamo comprato fino a 19 chili di prodotti tessili – vestiti, scarpe e biancheria per la casa – a testa (2 chili in più rispetto alla precedente rilevazione del 2019), anche a causa del fast fashion e del commercio online che ha aumentato l’accessibilità e la praticità per i consumatori, consentendo: prezzi più bassi, una maggiore varietà di prodotti e procedure più semplici per il reso. Allo stesso tempo, abbiamo buttato nella spazzatura 16 chili di prodotti, portando l’Europa ad un totale di 6,94 milioni di tonnellate di rifiuti tessili.

Dal 1° gennaio 2025 è scattato l’obbligo comunitario per la raccolta differenziata del tessile che, in Italia era già in vigore dal 2022.

Su 12 categorie di consumi domestici – dal cibo alla mobilità, dall’abitare alla salute – l’abbigliamento si colloca al quinto posto in termini di impatti climatici e ambientali. Nella rilevazione EEA, ogni cittadino europeo nel 2022 si è “caricato” sulle spalle un consumo di 523 chilogrammi di materie prime e una produzione di 355 chilogrammi di CO2 equivalente.

I dati relativi al 2023 presentano dei miglioramenti ma ancora lontani dalle percentuali virtuose che l’Italia raggiunge in altri comparti. Il 78% dei rifiuti tessili prodotti in Europa finiscono inceneriti o in discarica (81% in Italia) e il 22%” viene riciclato (19% in Italia). Sono state avviate a raccolta differenziata 172.000 tonnellate di rifiuti tessili (il 7,1% in più rispetto al 2022) con una produzione totale di 900.000 tonnellate annue di rifiuti tessili nel settore urbano. Il dato pro-capite è di 15 chilogrammi per abitante all’anno di rifiuti tessili è allineato con quello rilevato su scala continentale (16 chilogrammi per abitante all’anno).

Ad oggi sembra mancare una “prevenzione” dei rifiuti perché la loro produzione è continuamente alimentata dal fenomeno del fast fashion: acquisti molto più frequenti, minor qualità delle fibre impiegate e quindi minor tempo di utilizzo dei capi.

Il Regolamento Ecodesign 2024/1781 ha stabilito il divieto di distruzione di calzature e capi di abbigliamento invenduti (divieto che progressivamente verrà esteso ad altre tipologie di prodotti) così da cercare di evitare che il 4 – 9% degli indumenti commercializzati in Europa vengano distrutti senza essere mai utilizzati (stima dell’European Environment Agency e che corrisponde ad una forchetta che va dalle 264.000 alle 594.000 tonnellate tra abiti, accessori e scarpe invenduti o restituiti che finiscono in discarica).

Dal 7 al 23 maggio 2025 torna il Festival dello Sviluppo Sostenibile di ASviS


Il Festival dello Sviluppo Sostenibile, organizzato da ASviS e giunto alla sua nona edizione, rappresenta la più grande iniziativa italiana riconosciuta dalle Nazioni unite come innovativa e unica a livello internazionale, classificandosi per due volte come finalista agli SDGs Action Awards per diffondere la cultura della sostenibilità e realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e centrare i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs).

In otto anni di Festival sono stati realizzati:

  • circa 6.400 eventi tra convegni, seminari, workshop, mostre, spettacoli, eventi sportivi, presentazioni di libri, documentari, ecc.; 
  • 300 iniziative in 5 continenti;
  • più di 390 milioni di impressions;
  • oltre 9 milioni di visualizzazioni in streaming.

Il Festival dello Sviluppo Sostenibile si terrà dal 7 al 23 maggio 2025 in tutta Italia, nel mondo e online. Per quanto riguarda gli appuntamenti diffusi nazionali sono previste 7 diverse tappe, durante le quali saranno affrontate tematiche differenti:

  • 7 maggio a Milano: la transizione verso la sostenibilità delle imprese e del sistema produttivo
  • 9 maggio a Genova, presso Palazzo Ducale: focus sulla biodiversità
  • 13 maggio a Venezia: fragilità dei territori e di cambiamento climatico, ma anche per riflettere sulle opportunità derivanti dalla pianificazione di lungo termine e sui temi legati al futuro
  • 15-16-17 maggio a Torino, nell’ambito del Salone del Libro: riflettssioni sul contributo della cultura, della comunicazione e dei media nel dibattito sulla sostenibilità e nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica
  • 19 maggio a Bologna: filiere produttive e del loro impatto su modelli di consumo e produzione sostenibili
  • 21 maggio a Napoli: focus sulle sfide per il Mezzogiorno, tra cui l’autonomia differenziata, i divari nei servizi, specie quelli sanitari
  • 23 maggio a Roma: consegna alle istituzioni dei risultati della manifestazione.                                             

Approfondisci le informazioni direttamente al sito del Festival
Candida il tuo evento

Progetto MANTRA: finanziamenti e sostegno per un futuro sostenibile, digitale e innovativo. Indagine rivolta alle PMI manifatturiere (scadenza 9 aprile 2025)

MANTRA è un progetto finanziato dall’Unione Europea, che mira a promuovere la trasformazione verde e digitale delle PMI manifatturiere europee attraverso l’adozione di tecnologie avanzate e l’innovazione sociale.

Il progetto MANTRA si appresta a sostenere 50 PMI manifatturiere europee (nei settori dei macchinari, dell’alimentazione, del tessile, della plastica, della ceramica o dei metalli), interessate a far progredire la propria trasformazione digitale e verde, con un’assistenza su misura e un sostegno finanziario fino a 50.000 euro.

Al fine di offrire un approccio e servizio quanto più personalizzato, l’ufficio di supporto locale dell’Enterprise Europe Network in Portogallo – INESC TEC – ha comunicato l’importanza di poter conoscere i bisogni dei soggetti interessate, in modo da comprendere meglio le esigenze e le sfide delle PMI manifatturiere in materia di sostenibilità, digitalizzazione e innovazione.

Fino al 9 aprile 2025 è quindi possibile partecipare all’indagine sul progetto MANTRA compilando l’apposito questionario.
Compila il questionario entro il 9 aprile 2025 

Il processo di selezione dei progetti MANTRA per sostenere le PMI inizierà nel giugno 2025.

Per maggiori informazioni su MANTRA
LinkedIn: https://www.linkedin.com/azienda/mantra-progetto/

Commissione Europea: presentato il pacchetto “Omnibus” di semplificazione delle normative europee in materia di sostenibilità


Con l’obiettivo di semplificare le norme dell’UE e di ridurre la complessità e l’onere burocratico per le aziende, in particolare quelle più piccole – per le quali viene proposta l’adozione di uno standard di rendicontazione volontaria basato sullo standard per le PMI (VSME) sviluppato dall’EFRAG – la Commissione Europea ha adottato un nuovo pacchetto di proposte, denominato “Omnibus”.

Riunendo le proposte relative ad ambiti legislativi collegati tra loro, i pacchetti “omnibus” puntano a una semplificazione di vasta portata nei settori dell’informativa sulla finanza sostenibile, del dovere di diligenza ai fini della sostenibilità, della tassonomia dell’UE, del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere e dei programmi di investimento europei, in particolare per quanto riguarda le seguenti normative:

  1. Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD (Direttiva UE 2022/2464);
  2. Corporate Sustainability Due Diligence Directive – CSDDD (Direttiva 2024/1760);
  3. Carbon Adjustment Mechanism – CBAM (Regolamento 2023/956);
  4. i programmi di investimento, tra cui InvestEU, il FEIS e i criteri DNSH (“do not significant harm”).

Le proposte, se adottate e attuate come previsto oggi, ridurranno la complessità dei requisiti dell’UE per tutte le imprese, e in particolare per le PMI e le piccole imprese a media capitalizzazione e porteranno risparmi complessivi in termini di costi amministrativi annuali di circa 6,3 miliardi di €mobilitando capacità aggiuntive di investimento pubblico e privato pari a a 50 miliardi di € a sostegno delle priorità politiche.    

Prossime tappe

In linea con la comunicazione sulla semplificazione e l’attuazione pubblicata l’11 gennaio 2024, la Commissione Europea invita i colegislatori a dare priorità a questo pacchetto omnibus, in particolare per quanto riguarda la proposta di posticipare determinati obblighi di informativa nell’ambito della CSRD e il termine di recepimento nel quadro della CSDDD, rispondendo così alle principali preoccupazioni espresse dai portatori di interessi.

Le modifiche della direttiva relativa alla rendicontazione societaria di sostenibilità (CSRD), della direttiva sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità (CSDDD), del regolamento sulla tassonomia e del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) entreranno in vigore una volta che i colegislatori avranno raggiunto un accordo sulle proposte e dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE.

Per ulteriori approfondimenti
Per comprendere meglio le modifiche apportate alla normativa: Omnibus 1 e Omnibus 2 
Per un esame dettagliato delle semplificazioni più importanti e del loro impatto

Percorso di formazione introduttiva alla Certificazione della parità di genere, per imprese

Nell’ambito degli interventi previsti dal Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 18 gennaio 2024, Unioncamere del Veneto, in collaborazione con Veneto Lavoro (DGR n. 613/2024) e con le 5 Camere di commercio regionali, ha avviato nel mese di febbraio un percorso di formazione di primo livello per le imprese propedeutico al conseguimento della certificazione della parità di genere.

Gli incontri di formazione di primo livello:

  • hanno l’obiettivo di sostenere le imprese e le loro risorse umane nel comprendere le origini e il contesto del sistema di certificazione della parità di genere e nel condividerne la ratio, le procedure e soprattutto i vantaggi in termini di equità e produttività ma anche di carattere fiscale e normativo;
  • intendono valorizzare le sinergie tra gli strumenti programmatici e le leve finanziarie;
  • trattano il modello e gli step di certificazione nelle diverse fasi (pianificazione, attuazione, gestione e monitoraggio) e il sistema di governance multi-attore del processo;
  • sono sviluppati mediante incontri in presenza, online, o in modalità ibrida.

Partecipando al percorso, le imprese ricevono una prima valutazione sul proprio livello di gender equality interna e vengono messe a conoscenza delle opportunità offerte dal sistema e delle possibili ricadute sul miglioramento delle condizioni di lavoro, produttività e benessere.
Durante gli incontri viene inoltre presentato l’avviso  pubblico per la concessione di contributi per l’ottenimento della certificazione della parità di genere, promosso dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Incontri in presenza

Scarica la locandina
Iscriviti agli eventi in presenza

A seguito degli incontri in presenza, è inoltre possibile approfondire le tematiche di interesse, tramite incontri informativi personalizzati con il team di expertise, riservati ad un massimo di 15 persone, che si terranno in modalità on-line per i quali sono disponibili 10 slot.
Controlla il calendario e gli slot disponibili ed iscriviti agli approfondimenti online.

Le Fasi II e III, del percorso formativo gratuito per le PMI venete, saranno organizzate da Fòrema, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Regione del Veneto e Veneto Lavoro.

Per chiarimenti e ulteriori informazioni contattare: Unioncamere del Veneto, Chiara Bianchini: chiara.bianchini@ven.camcom.it; Geyleen Gonzalez: geyleen.gonzalez@ven.camcom.it

Ciclo di Webinar di sensibilizzazione e informazione alle imprese su tematiche legate al PNRR


Unioncamere del Veneto, in collaborazione con le cinque Camere di commercio regionali e con il supporto tecnico di Uniontrasporti, sta sviluppando la terza edizione del “Programma Infrastrutture” promosso da Unioncamere Italiana attraverso il Fondo di Perequazione 2023-2024.
Nell’ambito del progetto, è prevista un’attività di sensibilizzazione e informazione rivolta alle imprese del territorio finalizzata ad agevolare la comprensione delle opportunità che potranno generarsi una volta completato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rispetto ad alcune tematiche specifiche legate al Programma, organizzata in un ciclo di quattro webinar, secondo il seguente calendario:

  • Venerdì 28 marzo 2025 – 9:30-11:00: “La declinazione della logistica sostenibile nell’agroalimentare: un’opportunità strategica per le imprese”. Il concetto di sostenibilità lungo tutta la filiera, dalla produzione alla trasformazione, alla distribuzione fino alla commercializzazione del prodotto.
  • Venerdì 30 maggio 2025 – 9:30-11:00: “Space economy: le opportunità per l’industria nazionale”. Illustrazione dei servizi offerti dal programma spaziale europeo (Copernicus, Galileo, EGNOS) e le opportunità per le imprese.
  • Venerdì 11 aprile 2025 – 9:30-11:00: “Bilancio ESG (Enviromental, sociale and governance): il valore della raccolta dei dati”. Inquadramento teorico e pratico del reporting ESG con focus su attività e servizi di trasporto e logistica.
  • Venerdì 9 maggio 2025 – 9:30-11:00: “La transizione digitale dei trasporti e della logistica”. Una panoramica sulla trasformazione digitale dei trasporti, con focus su tecnologie avanzate come IoT, intelligenza artificiale, cybersecurity, applicate al trasporto su gomma, ai porti e agli aeroporti.

Scarica la presentazione
Scarica il Programma
Iscriviti agli eventi

Corso gratuito per imprese venete: “Società benefit: imprese che si impegnano a creare valore per le persone e l’ambiente”


Unioncamere del Veneto, in collaborazione con le cinque Camere di commercio territoriali, Confindustria Veneto Est e NATIVA, promuove il corso di formazione gratuito “Società benefit: imprese che si impegnano a creare valore per le persone e l’ambiente”, per approfondire gli elementi chiave del Modello Benefit al fine di supportare le imprese nell’utilizzare il proprio business come forza positiva a beneficio delle imprese e dell’ambiente.

Il corso, finanziato dalla rete Entreprise Europe Network, è rivolto a manager e dirigenti di imprese iscritte alla Camera di commercio e con sede in Veneto interessate ad approfondire il Modello Benefit o che già sono Società Benefit e desiderano dotarsi di strumenti utili per la governance.

È richiesta la partecipazione a tutti gli incontri in programma:

  • 16 aprile ore 15:00 -18:00 (in presenza): Introduzione e sfide del XXI secolo
  • 7 maggio ore 16:00 -18:00 (online): Introduzione al Modello Benefit
  • 14 maggio ore 16:00 -18:00: (online): Gestione del Modello Benefit
  • 21 maggio ore 16:00 – 18:00 (online): Il Modello Benefit come motore di sviluppo della Comunità
  • 11 giugno ore 15:00 – 18:00: (in presenza): Final task e Fishbowl

Gli incontri in presenza del 16 aprile e 11 giugno si terranno presso la Sala Argento di Confindustria Veneto Est, Via delle Industrie, 19 Venezia Marghera.
Scarica la locandina del corso
Iscriviti al corso

Per ulteriori informazioni si invita a contattare la dott.ssa Irene Gasperi, Tel. 041 0999 311; e-mail: unione@ven.camcom.it


Argomento collegato: approfondisci leggendo la News dedicata alla Ricerca Nazionale sulle Società Benefit: pubblicato il Report 2025

Milleproroghe 2025: obbligo assicurativo contro catastrofi naturali, Bilancio di sostenibilità e rifiuti


L’articolo 13, comma 1 della Legge n. 15 del 21 febbraio 2025 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202, recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi” (G.U. 24 febbraio 2025 n. 45), in vigore dal 25/02/2025, prevede l’obbligo assicurativo per le imprese contro catastrofi naturali. 

In particolare il D.L. 202/2024 ha spostato al 31 marzo 2025 il termine entro il quale tutte le imprese devono stipulare contratti assicurativi a copertura di rischi catastrofali a danno dei beni materiali.
Le imprese devono stipulare polizze assicurative per la copertura di varie tipologie di danni a terreni e fabbricati, impianti e macchinari, nonché attrezzature industriali e commerciali causati da eventi quali i sismi, le alluvioni, le frane, le inondazioni e le esondazioni.
La legge di conversione ha previsto una eccezione per le imprese della pesca e acquacoltura per le quali l’obbligo assicurativo scatta dal 31 dicembre 2025.


Il Consiglio dei Ministri del 28 marzo ha approvato un decreto-legge che differisce, per le micro, piccole e medie imprese, l’obbligo di stipulare contratti assicurativi a copertura dei danni direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale.

Il termine – inizialmente previsto all’art. 1, comma 101 della L. 30 dicembre 2023, n. 213 – è così differito:

  • per le imprese di medie dimensioni al 1° ottobre 2025;
  • per le piccole e micro imprese al 1° gennaio 2026.
  • Rimane l’obbligo – a far data dall’1 aprile 2025 – per le grandi imprese.

Altre modifiche in materia ambientale previste dalla cosiddetta Milleproroghe 2025, che potrebbero interessare le imprese, riguardano i seguenti ambiti:

  • ESG- Rendicontazione di sostenibilità (articolo 3, c.14-bis e 14-ter): la novità riguarda l’introduzione di specifiche proroghe in materia di rendicontazione di sostenibilità. Il comma 14-bis stabilisce che i revisori delle rendicontazioni di sostenibilità relative ai dati 2024 possono rilasciare l’attestazione obbligatoria di conformità solo se entro la data di entrata in vigore della legge di conversione hanno maturato almeno 5 crediti formativi nelle materie che riguardano “la rendicontazione e l’attestazione della sostenibilità”. Con apposito provvedimento il Ministero dell’ Economia definisce il contenuto e le modalità di presentazione della domanda di abilitazione dei revisori/società di revisione incaricati di attestare la conformità della rendicontazione di sostenibilità. Il comma 14-ter prevede che, per le violazioni relative alle “dichiarazioni non finanziarie” sugli esercizi avviati prima del 1° gennaio 2024, continuano ad applicarsi le sanzioni previste dal D. Lgs. 254/201, abrogato dal D. Lgs. 125/2024 che a partire dal 25 settembre 2024 ha sostituito la dichiarazione non finanziaria con la rendicontazione societaria di sostenibilità.
  • Rifiuti – Registro di tracciabilità elettronica dei rifiuti (Rentri)  (articolo 11, c 2-bis): la norma, prevede che ai fini dell’operatività  del Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, di cui all’art. 188-bis del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, con decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, da  adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore  della  legge  di conversione del presente  decreto, il termine di sessanta giorni previsto dall’art. 13, comma 1, lettera a),  del  regolamento di cui al  decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica 4 aprile 2023, n. 59, è aumentato a centoventi giorni. La nuova scadenza che sarà ufficialmente introdotta dal Ministero dell’ambiente secondo le indicazioni della disposizione di legge è il 14 aprile 2025.