La bussola UE per i diritti delle donne: pubblicata la relazione 2025 sulla Parità di Genere


L’aumento della partecipazione delle donne alla forza lavoro potrebbe creare fino a sei milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2050, generando un’interessante opportunità di crescita economica e stabilità; eppure la Relazione 2025 sulla parità di genere pubblicata dalla Commissione Europea lo scorso 8 marzo evidenzia come, nonostante le numerose iniziative europee messe in atto nell’ambito della Strategia per la parità di genere 2020-2025:

  • i progressi rimangono minimi e frammentati tra i settori e tra gli Stati membri,
  • i divari occupazionali e retributivi nell’UE si stanno riducendo ma troppo lentamente,
  • persistono le violenze contro le donne, le norme discriminatorie e gli stereotipi,
  • le donne sono sovrarappresentate nelle posizioni meno retribuite e sottorappresentate nei ruoli di responsabilità.

La Commissione Europea ha quindi presentato la propria tabella di marcia per i diritti delle donne, un’agenda UE – per realizzare pienamente una società basata sulla parità di genere e fornire orientamenti per le misure della prossima gender equality strategy – che intende incidere sulle norme e prassi discriminatorie strutturali della nostra società, per raggiungere:

  •  parità di retribuzione e l’emancipazione economica, 
  • equilibrio tra vita professionale e vita privata,
  • pari responsabilità in materia di assistenza, 
  • pari opportunità occupazionali e
  • condizioni di lavoro adeguate, partecipazione politica, istruzione inclusiva e di qualità.

Si rammenta che, a livello regionale, per le imprese interessate è possibile richiedere la concessione di contributi alle micro, piccole e medie imprese per i servizi di assistenza tecnica e accompagnamento in forma di voucher e per i servizi di certificazione della Parità di Genere UNI/PdR 125:2022 – Anno 2025

Scarica la Relazione 2025 sulla Parità di Genere sella Commissione Europea

Concessione di contributi alle micro, piccole e medie imprese per i servizi di assistenza tecnica e accompagnamento in forma di voucher e per i servizi di certificazione della Parità di Genere UNI/PdR 125:2022 – Anno 2025: presentazione domande fino al 18 aprile

Unioncamere nazionale, in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità, promuove il progetto di certificazione della parità di genere per le piccole e medie imprese italiane, per offrire servizi di assistenza tecnica e accompagnamento in forma di voucher e per servizi di certificazione della Parità di Genere UNI/PdR 125:2022

Dotazione finanziaria

euro 2.534.597,07, così ripartiti:
a) 569.451,82 di euro destinati ai contributi per i servizi di assistenza tecnica e di accompagnamento alla certificazione della parità di genere, sotto forma di voucher;
b) 1.965.145,25 di euro destinati ai contributi per servizi di certificazione della parità di genere.

Tale dotazione potrà essere incrementata in ragione delle eventuali risorse residue del precedente Avviso del 6 novembre 2023, nonché di eventuali ulteriori risorse che potranno rendersi disponibili da fondi nazionali.

Contributi previsti

I contributi per servizi di assistenza tecnica e accompagnamento sono erogati sotto forma di voucher per tutoraggio e supporto tecnico-gestionale, mediante incontri tra la singola impresa e l’esperto incaricato dal Soggetto Attuatore. Tali servizi, finalizzati all’ottenimento della certificazione della parità di genere, atti a trasferire alle imprese beneficiarie competenze specialistiche e strategiche a tale scopo, prevedono il supporto:

a) per l’analisi dei processi, per individuare i gap esistenti tra lo stato attuale e i requisiti richiesti dalla UNI/PdR 125:2022, per la personalizzazione di documenti/strumenti del Sistema di Gestione della Parità di Genere messi a disposizione dal Soggetto Attuatore, per l’implementazione del Sistema di gestione per la parità di genere, per il monitoraggio degli indicatori di performance e la definizione degli obiettivi strategici. Per tali attività sono previste fino a 4 giornate di assistenza;

b) per la pre-verifica della conformità del Sistema di Gestione adottato dall’impresa alle prescrizioni della prassi della UNI/PdR 125:2022. Per tale attività è prevista 1 giornata di assistenza.

Vengono riconosciuti contributi nella misura massima, per ciascuna impresa, di:

  • euro 1.639,34 al netto di IVA per i servizi di cui alla lettera a)
  • euro 409,84 al netto di IVA per i servizi di cui alla lettera b)

L’impresa può richiedere il contributo per i servizi di assistenza tecnica e accompagnamento per le attività di cui alle lettere a) e b) o per le attività di cui alla sola lettera b)

Con il provvedimento di concessione del contributo l’impresa beneficiaria riceverà le indicazioni per usufruire dei servizi di assistenza tecnica e accompagnamento. L’impresa beneficiaria dovrà usufruire dei servizi agevolati entro 6 mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione del contributo e comunque in tempo utile per conseguire la certificazione entro il termine del 30 giugno 2026, pena la decadenza di tutte le agevolazioni concesse. Sulla base di motivata richiesta dell’impresa, da inviare a pena di inammissibilità prima della scadenza dei 6 mesi, il Soggetto Attuatore può autorizzare una proroga di ulteriori 2 mesi, comunque nel rispetto del suddetto termine del 30 giugno 2026 per il conseguimento della certificazione.

Sono inoltre erogati contributi per i servizi di certificazione della parità di genere in conformità alla UNI/PdR 125:2022 da parte degli Organismi di Certificazione (OdC) iscritti all’Elenco. A tal fine l’impresa acquisisce un preventivo dell’OdC per i servizi di certificazione e lo presenta congiuntamente alla richiesta di contributo. Il contributo, successivamente al conseguimento della certificazione, viene erogato direttamente dal Soggetto Attuatore all’OdC, senza che l’impresa debba sostenere alcun costo per i servizi di certificazione nei limiti del contributo concesso.

Sono ammissibili i soli servizi per il rilascio della prima certificazione da parte degli OdC iscritti all’“Elenco degli Organismi di Certificazione”, relativamente a:

  • esame della domanda;
  • verifica documentale;
  • verifica in sede e osservazione diretta dell’attività dell’organizzazione certificata;
  • rilascio del certificato.

Non sono ammissibili i costi per lo svolgimento di altri servizi resi dagli OdC (es. pre-audit, audit supplementari, sorveglianza annuale e rinnovo) diversi da quanto sopra indicato.

Per ogni giornata di audit dell’OdC, il Soggetto Attuatore eroga un contributo fino ad un massimo di 1.200,00 euro al netto dell’IVA. Tale importo è omnicomprensivo di tutte le competenze e spese per il rilascio della prima certificazione (trasferte, attivazione della pratica, esame della domanda; verifica documentale; verifica in sede e osservazione diretta dell’attività dell’organizzazione certificata, rilascio del certificato, ecc.) sostenute dall’OdC. L’importo massimo per i servizi agevolati, per singola impresa, è comunque di 10.245,00 euro al netto di IVA, determinato sulla base dei tempi di audit previsti da apposito documento internazionale, come riepilogati nell’Avviso. Eventuali importi che superino tali limiti restano a carico dell’impresa beneficiaria.

Modalità di presentazione delle domande e scadenza

Le domande di contributo potranno essere presentate dalle imprese interessate a decorrere dalle ore 10:00 del 26 febbraio 2025 fino alle ore 16:00 del 18 aprile 2025, fatte salve eventuali e sopravvenute modifiche legislative e/o regolamentari in ordine ai termini di ammissibilità previsti per il PNRR. Saranno automaticamente escluse le domande inviate prima e dopo tali termini.

Il termine di chiusura potrà essere anticipato per esaurimento dei fondi disponibili. Dell’eventuale esaurimento delle risorse disponibili sarà data opportuna e tempestiva comunicazione sul sito web ministeriale e contestualmente sul sito web di Unioncamere

Le domande di contributo devono essere inviate esclusivamente, a pena di inammissibilità, per via telematica, attraverso il sito restart.infocamere.it, accessibile con SPID/CIE/CNS e raggiungibile dal sito web.
La procedura informatica rilascia una ricevuta di presentazione della domanda.

Per maggiori informazioni: avviso@paritadigenere.net – Tel. 0640073620 (dalle ore 9.30 alle ore 11.30 dal lunedì al venerdì) 


 Benefici per le imprese in possesso della certificazione della parità di genere in applicazione della prassi UNI/PdR 125:2022 rilasciata da un organismo di certificazione accreditato:

  • è concesso un esonero dal versamento di una percentuale dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro;
  • (alle aziende che, alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, siano in possesso della certificazione) è riconosciuto un punteggio premiale per la valutazione di proposte progettuali, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti;
  • (ai sensi del nuovo codice dei contratti pubblici) le amministrazioni aggiudicatrici indicano, nei loro avvisi, un maggiore punteggio legato al possesso della certificazione di genere. Inoltre, per tutte le tipologie di contratto, è prevista una diminuzione della garanzia del 20%, cumulabile con tutte le altre riduzioni previste dalla legge.

Approfondisci i benefici per le imprese certificate 

Indagine dell’Eurochambres Women Network in collaborazione con UN Women: presentati i risultati


Bruxelles, 8 aprile 2025: l’Eurochambres Women Network (EWN) ha presentato i risultati dell’indagine sul Women entrepreneurship in Europe, condotta con UN Women, conclusasi il 16 marzo; a latere è stato inoltre firmato il primo Memorandum d’Intesa tra le due organizzazioni per:

  • promuovere l’imprenditorialità femminile, in particolare la digitalizzazione delle PMI,
  • integrare la parità di genere nei settori economici,
  • condurre ricerche e studi congiunti per supportare decisioni evidence-based.

L’indagine ha raccolto 897 risposte da 34 paesi europei, evidenziando sfide come:

  • il bilanciamento tra vita privata e lavoro,
  • l’accesso al credito,
  • la mancanza di informazioni sulle reti di supporto per le imprenditrici.

Le imprenditrici europee chiedono:

  • maggiore supporto finanziario,
  • incentivi fiscali,
  • programmi di mentorship.

Durante l’incontro a Bruxelles è emersa l’importanza della diffusione di role model femminili, fondamentali per incoraggiare la leadership femminile, soprattutto nei settori dominati dagli uomini. In questa direzione si inseriscono le iniziative della Commissione Europea, come i festival ESTEAM e le role model campaign, oltre al lancio di un progetto per migliorare la raccolta da parte della Commissione dei dati sull’impresa femminile nell’UE.


[prima notizia pubblicata]

Fino al 16 marzo 2025 è possibile partecipare all’Indagine 2025 dell’Eurochambres Women Network in collaborazione con UN Women: NEW CHALLENGES – NEW OPPORTUNITIES, che dà modo alle donne imprenditrici di far sentire la propria voce.

Essere una donna imprenditrice comporta sfide che sono spesso sottorappresentate a livello europeo; l’indagine avviata vuole quindi raccogliere dati concreti e far luce sulle esperienze, esigenze e sulle soluzioni che possono davvero fare la differenza per le donne imprenditrici.
Una parte del sondaggio è tuttavia aperta a tutti gli imprenditori, indipendentemente dal genere ed è finalizzata a comprendere le politiche e le pratiche attuali a sostegno delle donne impiegate nelle loro imprese.

La compilazione dell’indagine richiede circa quindici minuti di tempo e rappresenta un momento di scambio prezioso: da una parte consente di “ascoltare” le esigenze/necessità delle imprenditrici, dall’altra consentirà di creare un quadro chiaro delle sfide affrontate dalle donne imprenditrici in Europa e delle azioni necessarie per garantire tutela e pari opportunità.
Partecipa all’indagine EWN 2025: Nuove sfide – Nuove opportunità

Parità di Genere in Europa: piccoli passi verso un miglioramento necessario. Presentati i dati del Gender Equality Report 2024


L’indice sull’uguaglianza di genere è uno strumento per monitorare i progressi dei paesi dell’Unione Europea nell’uguaglianza di genere; composto da 31 indicatori, misura i divari di genere tra donne e uomini in sei ambiti fondamentali:

  1. lavoro,
  2. denaro,
  3. conoscenza,
  4. tempo,
  5. potere,
  6. salute.

Sono inoltre presenti due domini aggiuntivi che però non influiscono sul punteggio finale di un paese: 1) il dominio delle disuguaglianze intersecanti (evidenzia come le disuguaglianze di genere si manifestino in combinazione con età, disabilità/abilità, istruzione, tipo di famiglia e background migratorio, in base al paese di nascita); 2) il dominio della violenza contro le donne (monitora, misura e analizza i fenomeni più comuni e forme di violenza contro le donne ampiamente criminalizzate in tutta l’UE).

L’indice utilizza una scala da 1 a 100 (1 = disuguaglianza totale e 100 = uguaglianza totale). Il punteggio raggiunto dall’Unione Europea è 71 su 100 punti, che corrisponde a:

  • un miglioramento incrementale di 0,8 punti rispetto al punteggio registrato nel 2023 (tuttavia tale dato risulta modesto se confrontato con il salto annuale di 1,6 punti registrato nell’edizione 2023 dell’Indice) e un aumento di 7,9 punti in totale rispetto al 2010,
  • una diminuzione, tra il 2010 e il 2022, delle disparità in materia di uguaglianza di genere all’interno dell’UE (15 Stati membri sono più vicini alla media dell’UE rispetto al 2010).

La parità di genere nell’UE rimane quindi una sfida impegnativa e i progressi fragili e disomogenei. Il Gender Equality Index 2024 rivela che il principale ambito di miglioramento riguarda la parità nel processo decisionale (Power), che dal 2010 è salito di ben 19,5 punti. Per quanto riguarda il campo del lavoro (Work) pur avendo ridotto il gap occupazionale tra uomini e donne, si evidenziano forti disparità di genere nella segregazione settoriale e per quanto riguarda i guadagni individuali – dove il gender gap è  particolarmente ampio e in continuo aumento a discapito delle donne (in particolare nelle coppie con figli, tra i 50-64enni e tra le persone con un livello di istruzione elevato). Resta ancora molto da fare in ambiti chiave come la salute e la gestione del tempo privato. Infatti, le donne nell’UE continuano a sopportare un onere sproporzionato di cura, vedendo così ostacolate le opportunità professionali e lo sviluppo personale.

Guardando ai risultati ottenuti dai singoli paesi dell’UE, l’immagine seguente fa notare la variazione dei punteggi. L’Italia, insieme al Portogallo, ha registrato i maggiori progressi dal 2010 (+15,9) e, in generale, sta avanzando più rapidamente della media. Metà dei Paesi dell’UE si attesta sopra i 70 punti, e solo la Svezia supera gli 80; la “union of equality” deve ancora fare molti passi avanti prima di divenire realtà.

cruscotto Gender Index di tutti i paesi dell'Unione Europea

Scarica “Gender Equality Index 2024: Sustaining Momentum on a Fragile Path”
Scarica “Gender equality Index dal 2013 al 2024”
Scarica “Gender Equality Index 2024 – profili per Paese”
Scarica “Italy Gender Equality Index 2024”

“Fem Factor Dolomiti”: obiettivo lavoro – percorso gratuito per 8 donne residenti o domiciliate nelle Terre Alte


Il project Work Obiettivo Lavoro, attivato nell’ambito del Programma regionale FSE+ 2021-2027 – PRIORITÁ “OCCUPAZIONE” (*) è un percorso gratuito pensato per offrire strumenti pratici e conoscenze indispensabili nella ricerca di un impiego. Attraverso esercitazioni pratiche, 8 donne residenti o domiciliate nelle Terre Alte della Provincia di Belluno saranno guidate passo dopo passo per sviluppare le competenze chiave necessarie per emergere nel mercato del lavoro.

Il percorso, articolato in 5 incontri di 4h ciascuno, verrà avviato nel mese di gennaio 2025 e si terrà presso Unisono Jazz Cafè – Piazza Vittorio Emanuele, 4 a Feltre (BL).
Sarà data la priorità alle giovani donne disoccupate o inoccupate 18-35 anni.

Contenuti

  • Creazione e/o revisione Curriculum Vitae (CV),
  • Nuove tecniche di presentazione,
  • Simulazioni di colloquio di lavoro,
  • Esercitazione ai test di selezione,
  • Redazione di lettere di presentazione,
  • Ricerca online/inserimento CV online,
  • Linkedin e altri social di promozione.

Scarica la locandina e inquadra il QR code per iscriverti al percorso formativo

Per maggiori informazioni ed iscrizioni: mariagiovanna.scrobogna@progettagroup.com; + 39 348 9955376


(*) P.A.R.I. Progetti e azioni innovativi per la parità e l’equilibrio di genere – DGR n. 1522 del 29/11/2022 Progetto nr 20-0001-1522-2022 Ente FORCOOP CORA VENEZIA SC Approvato con DDR nr. 652 del 22 giugno 2023

Gender Gap Digitale: il “Women in Digital Scoreboard 2024” posizione l’Italia al 22° in classifica


L’Unione Europea si è impegnata a conseguire, entro il 2030, gli obiettivi per il decennio digitale, tra i quali il raggiungimento di almeno di 20 milioni di specialisti in tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) nell’UE, promuovendo al tempo stesso l’accesso delle donne al settore, che attualmente risultano sottorappresentate.

La Commissione Europea pubblica annualmente il quadro di valutazione “Women in Digital” (WID), per monitorare i progressi compiuti dall’Europa per colmare il divario digitale di genere.

Precedentemente parte del DESI (Indice di Digitalizzazione dell’Economia e della Società), lo Scoreboard  valuta le prestazioni degli Stati membri misurando il grado di inclusione delle ragazze e delle donne nei lavori, nelle carriere e nell’imprenditoria digitali. Lo strumento:

  • raccoglie i dati,
  • valuta le performance degli Stati membri sulla base di 13 indicatori,
  • valuta le performance degli Stati membri secondo tre dimensioni: 1) uso di Internet, 2) competenze degli utenti di Internet, 3) competenze specialistiche e occupazione.

Il WID di quest’anno premia Finlandia, Estonia e Irlanda, con un punteggio della prima classificata di oltre 25 punti percentuali sopra la media europea (54,8%). L’Italia si posiziona al ventiduesimo posto (con una percentuale del 49.3), dopo la Germania, e seguita da Grecia, Slovacchia, Polonia, Bulgaria e Romania.

I dati, raccolti da Eurostat, dovrebbero essere letti insieme agli indicatori DESI (rivisti nel 2023) e alle relazioni sullo stato del decennio digitale pubblicati ogni anno. Le tabelle di marcia strategiche nazionali per il decennio digitale presentano le azioni degli Stati membri per conseguire gli obiettivi del decennio digitale in materia di carriere nel settore delle TIC, connettività, imprese e settore pubblico, compresi i progressi in materia di convergenza di genere nel settore delle TIC.

Approfondisci la notizia e scarica i dati della ricerca e i risultati pubblicati

La pubblicazione, nello specifico, è composta da 3 documenti:

  • file PDF con i risultati del quadro di valutazione 2024 come profili dei Paesi;
  • file PDF con i dettagli della metodologia utilizzata;
  • file Excel con i dati EUROSTAT dettagliati utilizzati e i calcoli.

Aperte le candidature alla terza edizione italiana di Target Gender Equality (solo per aziende aderenti al Global Compact)


La terza edizione italiana di Target Gender Equality, il percorso di formazione di 9 mesi ideato dal Global Compact delle Nazioni Unite, realizzato in stretta collaborazione con i Network locali e rivolto esclusivamente alle aziende aderenti, prenderà il via a partire dal mese di luglio 2024.
Per partecipare al prossimo percorso di accelerazione, le aziende aderenti interessate possono presentare la propria candidatura entro il 31 maggio 2024.

L’obiettivo del programma è di fornire le conoscenze e competenze necessarie per fissare e raggiungere ambiziosi obiettivi aziendali per l’uguaglianza di genere, in un’ottica di accrescimento dell’impatto sull’SDG 5 –Gender Equality dell’Agenda 2030 ONU e, in particolare, sul rafforzamento della leadership femminile e la riduzione del gender pay gap.

Tramite il coinvolgimento nel percorso di accelerazione, le imprese avranno l’opportunità di:

  • acquisire una chiara comprensione dei Women’s Empowerment Principles (WEPs),
  • partecipare a workshop di capacity building e incontri di apprendimento tra pari,
  • avere accesso ad opportunità di networking,
  • ascoltare le testimonianze di esperti.

Alla seconda edizione del programma hanno partecipato 34 imprese italiane, di diverse dimensioni e appartenenti a svariati settori merceologici, ottenendo un impatto concreto sulle strategie per la parità di genere dei business participant.
Approfondisci gli esiti della precedente edizione, scaricando il Report completo

Per ulteriori informazioni e chiarimenti: Stella Sigillò, Programme & Engagement Manager – UNGCN Italia, s.sigillo@globalcompactnetwork.org.

Approfondisci la notizia
Iscrivi la tua azienda (solo per imprese già iscritte al Global Compact)

Bando rivolto alle aziende interessate ad accedere alla certificazione della parità di genere


Il 6 novembre 2023, è stato pubblicato l’Avviso rivolto alle aziende interessate ad accedere alla certificazione della parità di genere.
Con questo bando le aziende potranno ottenere contributi per ricevere assistenza tecnica e di accompagnamento per ridurre il divario di genere in azienda ed arrivare a ottenere la Certificazione di Parità di Genere (UNI/PdR 125:2022).

Scopri i benefici per le imprese certificate

I contributi disponibili ammontano complessivamente a euro 8.000.000,00, dei quali 2.500.000,00 di euro per contributi sotto forma di voucher per servizi di assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione e 5.500.000,00 di euro sotto forma di servizi di certificazione.

L’Avviso di recente pubblicazione definisce, in particolare, i criteri e le modalità applicative per l’accesso ad una prima tranche di contributi pari a euro 4.000.000,00, dei quali 1.250.000,00 di euro per contributi sotto forma di voucher per servizi di assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione e 2.750.000,00 di euro sotto forma di servizi di certificazione.

Scarica il Bando
Altra documentazione utile:
Lista di esclusione
Modulo dichiarazioni
Rinuncia alle agevolazioni
Informativa dati personali

Per poter beneficiare dei contributi è necessario che l’azienda possieda i requisiti minimi per presentare la domanda. Il percorso verso la certificazione avrà quindi inizio con il test di pre-screening.

Effettua il test di pre-screening

La domanda di partecipazione all’Avviso pubblico dovrà essere inviata dalle 10:00 del 6 dicembre 2023 fino alle ore 16:00 del 28 marzo 2024 attraverso il sito restart.infocamere.it dal quale è necessario accedere alla piattaforma con SPID/CIE/CNS.

Le aziende che otterranno i contributi potranno prenotare 5 incontri con esperti specializzati per ricevere assistenza tecnica e di accompagnamento attraverso cui individuare le aree di miglioramento e intervenire per soddisfare i requisiti richiesti dalla UNI/PdR 125:2022.

Le aziende che non avranno diritto al contributo avranno comunque a disposizione il kit documentale per intraprendere il percorso di certificazione della parità di genere.

Per ulteriori informazioni e chiarimenti: avviso@paritadigenere.net 

Unioncamere del Veneto, con il supporto di tutte le CCIAA del Veneto e i loro CIF (Comitato Imprenditoria Femminile) ha organizzando un momento di formazione online sull’argomento, che si terrà martedì 28 novembre dalle 15:00 alle 17:00. Iscriviti all’evento

Dal 17° Global Gender Gap Report: parità di genere (forse) nel 2154


Il “Global Gender Gap Report”, introdotto dal Forum economico mondiale nel 2006, fornisce un quadro relativo all’ampiezza ed alla portata del divario di genere a livello mondiale. Lo standard utilizzato si basa su quattro dimensioni chiave:

  1. partecipazione e l’opportunità economica,
  2. istruzione,
  3. salute e benessere,
  4. empowerment politico,

permettendo di effettuare un benchmarking efficace tra regioni e/o gruppi di reddito nel tempo. Le classifiche (misurate in punteggi su una scala da 0 a 100) consentono di creare maggiore consapevolezza a livello mondiale: la metodologia e l’analisi quantitativa sono infatti utili a far comprendere la percentuale del divario di genere che è stata colmata e rappresentano la base per la progettazione di misure efficaci per la riduzione delle disparità di genere.

Alcuni dati forniti dal Report

L’analisi di 146 paesi nel mondo, contenuta nella 17^ edizione del Report indica che il punteggio globale del divario di genere nel 2023 è pari al 68,4%, con un lieve miglioramento di 0,3 punti percentuali rispetto all’edizione del 2022.

Tale miglioramento non modifica l’anno stimato per il raggiungimento dell’uguaglianza di genere (il 2154); inoltre dal Report emerge che nessun Paese analizzato ha ancora raggiunto la piena parità di genere. Per il 14° anno consecutivo l’Islanda si conferma il primo Paese al mondo per uguaglianza di genere e l’unico ad aver colmato oltre il 90% del divario di genere. Sul “podio, a seguire, si trovano Norvegia e Finlandia. Sebbene nessun Paese abbia ancora raggiunto la piena parità di genere, i primi nove classificati hanno colmato almeno l’80% del loro divario, mentre l’Italia si è posizionata a metà classifica (79° posto), dopo Georgia, Kenya e Uganda, registrando un peggioramento di 16 posizioni rispetto all’anno precedente:

  • peggiora la partecipazione e la rappresentanza delle donne in politica, passando dal 40esimo al 64esimo posto,
  • migliorano la partecipazione e le opportunità economiche (dal 110° posto al 104°) e salute e prospettive di vita (dal 108° al 95°),
  • rimane invece invariata la posizione riguardante l’accesso all’educazione (dal 59° posto al 60°).

Secondo il Rapporto, l’uguaglianza di genere a livello globale è tornata ai livelli pre-COVID-19 e il ritmo del cambiamento risente delle crisi convergenti: la parità è progredita di soli 4,1 punti percentuali dalla prima edizione del rapporto nel 2006.

Il Report evidenzia che fare progressi nel colmare il divario di genere è fondamentale per garantire una crescita economica inclusiva e sostenibile. A livello di singola organizzazione, la strategia di genere è considerata essenziale per attrarre i migliori talenti e garantire prestazioni economiche, resilienza e sopravvivenza a lungo termine. È dimostrato che gruppi di leader eterogenei prendono decisioni più basate sui fatti, che si traducono in risultati di qualità superiore. A livello economico, la parità di genere è stata riconosciuta come fondamentale per la stabilità finanziaria e la performance economica.