Il “Global Gender Gap Report”, introdotto dal Forum economico mondiale nel 2006, fornisce un quadro relativo all’ampiezza ed alla portata del divario di genere a livello mondiale. Lo standard utilizzato si basa su quattro dimensioni chiave:
- partecipazione e l’opportunità economica,
- istruzione,
- salute e benessere,
- empowerment politico,
permettendo di effettuare un benchmarking efficace tra regioni e/o gruppi di reddito nel tempo. Le classifiche (misurate in punteggi su una scala da 0 a 100) consentono di creare maggiore consapevolezza a livello mondiale: la metodologia e l’analisi quantitativa sono infatti utili a far comprendere la percentuale del divario di genere che è stata colmata e rappresentano la base per la progettazione di misure efficaci per la riduzione delle disparità di genere.
Alcuni dati forniti dal Report
L’analisi di 146 paesi nel mondo, contenuta nella 17^ edizione del Report indica che il punteggio globale del divario di genere nel 2023 è pari al 68,4%, con un lieve miglioramento di 0,3 punti percentuali rispetto all’edizione del 2022.
Tale miglioramento non modifica l’anno stimato per il raggiungimento dell’uguaglianza di genere (il 2154); inoltre dal Report emerge che nessun Paese analizzato ha ancora raggiunto la piena parità di genere. Per il 14° anno consecutivo l’Islanda si conferma il primo Paese al mondo per uguaglianza di genere e l’unico ad aver colmato oltre il 90% del divario di genere. Sul “podio, a seguire, si trovano Norvegia e Finlandia. Sebbene nessun Paese abbia ancora raggiunto la piena parità di genere, i primi nove classificati hanno colmato almeno l’80% del loro divario, mentre l’Italia si è posizionata a metà classifica (79° posto), dopo Georgia, Kenya e Uganda, registrando un peggioramento di 16 posizioni rispetto all’anno precedente:
- peggiora la partecipazione e la rappresentanza delle donne in politica, passando dal 40esimo al 64esimo posto,
- migliorano la partecipazione e le opportunità economiche (dal 110° posto al 104°) e salute e prospettive di vita (dal 108° al 95°),
- rimane invece invariata la posizione riguardante l’accesso all’educazione (dal 59° posto al 60°).
Secondo il Rapporto, l’uguaglianza di genere a livello globale è tornata ai livelli pre-COVID-19 e il ritmo del cambiamento risente delle crisi convergenti: la parità è progredita di soli 4,1 punti percentuali dalla prima edizione del rapporto nel 2006.
Il Report evidenzia che fare progressi nel colmare il divario di genere è fondamentale per garantire una crescita economica inclusiva e sostenibile. A livello di singola organizzazione, la strategia di genere è considerata essenziale per attrarre i migliori talenti e garantire prestazioni economiche, resilienza e sopravvivenza a lungo termine. È dimostrato che gruppi di leader eterogenei prendono decisioni più basate sui fatti, che si traducono in risultati di qualità superiore. A livello economico, la parità di genere è stata riconosciuta come fondamentale per la stabilità finanziaria e la performance economica.