“Da bottiglia a bottiglia”: la nuova campagna di sensibilizzazione sulla gestione responsabile delle bottiglie in PET

La Direttiva Europea SUP (Single Use Plastic) prevede, come obiettivo chiave per il 2025, il 77% di raccolta delle bottiglie in PET immesse sul mercato italiano.

Il 5 giugno è stata presentata la nuova campagna SUP (Single-Use Plastics) promossa da COREPLA e CORIPET, patrocinata dal Ministero della Ambiente e della Sicurezza Energetica e da CONAI (responsabile per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di recupero e riciclo degli imballaggi) e interpretata dall’attore e comico Andrea Pisani – volto noto in tv e sul web – che ha l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sull’importanza del corretto conferimento delle bottiglie in PET in raccolta differenziata per raggiungere il target di raccolta chiesto dall’Unione Europea.

La campagna lancia un messaggio chiaro e immediato: le bottiglie in plastica vanno raccolte in maniera differenziata sia a casa sia fuori casa, e (ovviamente) mai disperse nell’ambiente; come spiega il payoff, il vero goal è rendere possibile quel “Da bottiglia a bottiglia” che è sinonimo di riduzione degli impatti ambientali e soprattutto di nuova vita per il PET. 

La campagna si articola su una strategia multicanale che combina spot televisivi e radiofonici, contenuti digitali e una forte presenza sul territorio. Rai Pubblicità, partner principale, ha ideato e pianificato l’intero progetto, inclusa la selezione del talent, mentre l’agenzia creativa Connexia del gruppo Retex ha curato la direzione strategica e l’attività social dei consorzi coinvolti.

Guarda la campagna “Da bottiglia a bottiglia”

Settimana per l’educazione alla sostenibilità: 25-30 novembre 2024 – L’impatto della plastica su salute e ambiente


Il Comitato Nazionale per l’Educazione alla Sostenibilità Agenda 2030 (*) dedica la Settimana per l’educazione alla sostenibilità 2024 ad approfondire le tematiche legate all’impatto della plastica sulla salute e sull’ambiente.

Possono aderire alla Settimana 2024, che si svolgerà dal 25 al 30 novembre tutti gli Enti e le organizzazioni impegnate a diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile (istituzioni, Enti locali, scuole, università, associazioni, fondazioni, parchi, imprese, cooperative, ecc). Le eventuali spese dell’iniziativa devono essere coperte con fondi reperiti dall’Ente organizzatore e/o dei partner, anche tramite finanziamenti pubblici o sponsorizzazioni private, purché non derivanti da enti di dubbia eticità.

Per aderire all’iniziativa è necessario compilare l’apposita scheda di adesione (utilizzando il modello 2022 come guida) ed inviarla, entro e non oltre il 25 novembre, all’indirizzo peo: filippodelogu@gmail.com.

Le iniziative proposte saranno valutate al fine di verificare la conformità alle linee guida; quelle approvate saranno inserite nel Programma Nazionale delle Iniziative CNESA2030 2024. L’approvazione delle iniziative proposte non sarà comunicata individualmente, ma attraverso l’inserimento nel Programma Nazionale delle Iniziative 2024.

I soggetti interessati a  richiedere il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO possono inoltrare separata domanda scritta per mezzo dell’apposito formulario al Presidente della Commissione Nazionale, all’indirizzo comm.unesco@esteri.it non meno di 60 giorni prima dell’evento.
Approfondisci le informazioni per la richiesta di Patrocini Unesco

Approfondisci la notizia
Leggi le linee guida per l’adesione
Compila la scheda di adesione 


(*) costituito il 9 giugno 2017, il Comitato Nazionale per l’Educazione alla Sostenibilità – Agenda2030 (CNESA2030) sotto l’egida della della Commissione UNESCO Italiana e con il supporto dell’Associazione per la Commissione Nazionale UNESCO Italia Onlus. Tutte le organizzazioni interessate sono invitate ad aderire al nuovo Comitato e ad estendere l’invito ad altri potenziali membri.

Consultazione europea riguardante pellet di plastica e microplastiche

Fino al 20 febbraio 2023 è possibile partecipare alla consultazione europea riguardante pellet di plastica e microplastiche, rivolta alle imprese che gestiscono pellet di plastica (materiali plastici) situate nell’Unione Europea.

La Commissione europea invita infatti ad esprimere un parere su un’eventuale normativa europea che imporrebbe a tutte le imprese che producono, manipolano, trasformano, trasportano ed immagazzinano pellet di plastica nell’Unione europea, di adottare buone pratiche intese a prevenire, contenere e ridurre le fuoriuscite e le perdite di pellet di plastica nell’ambiente (suolo, acqua, aria), al fine di comprendere meglio l’impatto che tale nuova normativa potrebbe avere, in particolare le microimprese e le piccole imprese.

Compila il questionario online
Le informazioni inviate saranno trattate con la massima riservatezza ed i partecipanti non saranno identificati sulla base delle risposte fornite.

Per ogni ulteriore informazione in merito contattare la referente di progetto – Chiara Bianchini: europa@eurosportelloveneto.it

Green New Deal: progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare negli ambiti del Green New Deal italiano

L’incentivo, realizzato nell’ambito del Fondo per la crescita sostenibile (FCS), è disciplinato dal decreto 1° dicembre 2021 del MiSE di concerto con il MEF, sostiene con agevolazioni finanziarie la realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione nell’ambito delle finalità di transizione ecologica e circolare del Green New Deal italiano.

L’intervento sostiene progetti coerenti con gli ambiti di intervento del Green New Deal italiano, con particolare riguardo agli obiettivi di:

  • decarbonizzazione dell’economia
  • economia circolare
  • riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi
  • rigenerazione urbana
  • turismo sostenibile
  • adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico

Le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale devono essere finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.

Possono beneficiarne imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.

La procedura di accesso alle agevolazioni può avvenire secondo 2 procedure distinte:

  1. a sportello, per i programmi di importo non inferiore a 3 milioni e non superiore a 10 milioni di euro, con un massimo di tre imprese partecipanti
  2. negoziale, per i programmi di importo superiore a 10 milioni e non superiore a 40 milioni di euro, con un massimo di cinque imprese partecipanti.

La domanda di agevolazioni e la documentazione devono essere redatte e presentate in via esclusivamente telematica dalle ore 10.00 alle ore 18.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, utilizzando la procedura informatica indicata nel sito internet del Soggetto gestore per la richiesta delle agevolazioni a valere sull’intervento “D.M. 1° dicembre 2021 – Green New Deal/22”.

Le risorse disponibili:
  • 600 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati, a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), di cui:
  • 300 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura a sportello;
  • 300 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura negoziale.
  • 150 milioni di euro per la concessione dei contributi, di cui:
  • 75 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura a sportello;
  • 75 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura negoziale.
Le agevolazioni:
  • Finanziamenti agevolati del FRI di importo pari al 60% dei costi di progetto, accompagnati da finanziamenti bancari per il 20% e in presenza di idonea attestazione creditizia.
  • Contributi a fondo perduto, per una percentuale massima delle spese e dei costi ammissibili di progetto: pari al 15 % come contributo alla spesa, a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e per l’acquisizione delle prestazioni di consulenza relative alle attività di industrializzazione; pari al 10 % come contributo in conto impianti, per l’acquisizione delle immobilizzazioni oggetto delle attività di industrializzazione.

Per maggiori informazioni