Al via la 12^ edizione del “Bando CONAI per l’ecodesign degli imballaggi nell’economia circolare – Valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi”


L’obiettivo del Bando è quello di raccogliere e valorizzare le soluzioni di imballaggi a ridotto impatto ambientale, immesse sul mercato nazionale nel biennio 2023-2024, facendone emergere il contenuto di innovazione rivolta all’ambiente, agendo su almeno una delle seguenti leve: 

  • riutilizzo,
  • facilitazione delle attività di riciclo,
  • utilizzo di materie provenienti da riciclo,
  • risparmio di materia prima,
  • risparmio di materia prima vergine,
  • ottimizzazione della logistica,
  • semplificazione del sistema di imballo,
  • ottimizzazione dei processi produttivi,
  • (novità bando 2025) ricarica.

Per l’edizione 2025 CONAI mette a disposizione un montepremi complessivo pari a 600.000 Euro da suddividersi in:

  • 550.000 Euro proporzionalmente al punteggio ottenuto tra tutti i casi ammessi;
  • 50.000 Euro a giudizio del Comitato Tecnico Allargato ai casi che si saranno distinti per la spinta innovativa e progettuale nell’ambito dell’attivazione di una o più delle seguenti leve di ecodesign: Riutilizzo/Ricarica; Facilitazione attività di riciclo; Utilizzo di materia prima seconda; e per i due casi virtuosi di imballaggi che promuovono nuove tecnologie e applicazioni significative dal punto di vista progettuale e dell’innovazione.

Possono partecipare al Bando le Aziende produttrici o utilizzatrici di imballaggi rientranti nelle definizioni di cui all’art. 218 comma 1 lettere r) e s) del D.lgs. 152/2006, consorziate a CONAI.

Potranno, partecipare al Bando, ma essere valorizzati solo in termini di attività di comunicazione dedicata, i casi presentati da Aziende produttrici e/o utilizzatrici, rientranti nelle definizioni di cui all’art. 218 comma 1 lettere r) e s) del D.lgs. 152/2006, consorziate a CONAI:

  • che riguardano imballaggi gestiti all’interno di un sistema autonomo ai sensi dell’art. 221, comma 3, lettera a) del D.lgs. 152/2006;
  • che riguardano imballaggi per i quali è stato messo in atto un sistema di restituzione ai sensi dell’art. 221, comma 3, lettera c) del D.lgs. 152/2006;
  • per le quali risultano piani di rientro in essere alla data di partecipazione al presente Bando o comunque non solvibile entro il 30 settembre 2025;
  • per le quali risultano fatture relative al CAC scadute o comunque non solvibili entro il 30 settembre 2025;
  • per le quali risultano irregolarità nella presentazione delle dichiarazioni del Contributo Ambientale CONAI ovvero omissioni contributive accertate e non sanate entro il 30 settembre 2025.

Al Bando potranno partecipare sia le evoluzioni di progetti di packaging, sia imballaggi nuovi per l’azienda che risultino avere, sulla base dei risultati dell’Eco Tool, un minore impatto ambientale rispetto agli imballaggi più frequentemente utilizzati per la medesima applicazione sul mercato italiano.

I casi potranno essere presentati entro il 30 aprile 2025 compilando il form online disponibile sul sito del Consorzio CONAI – Area Bando, e saranno valutati tramite lo strumento Eco Tool CONAI che permette di calcolare, attraverso un’analisi LCA semplificata, gli effetti delle azioni di prevenzione attuate dalle aziende sui propri imballaggi attraverso il calcolo dei benefici ambientali in termini di risparmio energetico, idrico e di riduzione delle emissioni di CO2.

Scarica il bando CONAI per l’ecodesign degli imballaggi 2025
Per ulteriori informazioni a approfondimenti: www.ecotoolconai.org 

Report “FragilItalia” (Legacoop ed Ipsos): cresce il consumo consapevole

 Elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos con il supporto del Circular Economy Network – -Fondazione per lo Sviluppo sostenibile (in continuità con la collaborazione avviata nel 2023 con il sondaggio sui consumi circolari), il Reporto “FragilItalia” evidenzia una crescente attenzione alla transizione ecologica, cui guardano con favore 8 italiani su 10. Dal punto di vista dei consumi, rispetto a due anni fa, è incrementato l’acquisto di prodotti made in Italy (+ 24 punti percentuali) e a km 0 (+ 11 punti percentuali), mentre è diminuito sensibilmente l’acquisto di prodotti di marca (-54 punti percentuali) ed etnici (-32 punti percentuali).

Gli italiani attribuiscono crescente importanza a:

  • salubrità e naturalezza dei prodotti,
  • riciclabilità delle confezioni,
  • basso impatto ambientale,
  • provenienza da filiera locale,
  • riscoperta dei sapori tradizionali.

Per i prodotti bio, che hanno registrato in numeri assoluti un netto incremento di vendite in Italia come in Europa, il sondaggio ha fatto evidenziato una contrazione del numero di acquirenti, segnalando l’esistenza di una fascia di consumatori che è costretta dalla crisi economica a modificare le sue abitudini di spesa.

Guardando alla classifica dei prodotti percentualmente più acquistati:

  • il 61% degli intervistati (con punte del 75% tra gli over 65, e del 67% nel Nord Ovest e nel ceto medio) dichiara di acquistare prodotti made in Italy,
  • il 52% degli intervistati (che sale al 61% tra gli over 65 e al 57% nel ceto medio) dichiara di acquistare prodotti a KM 0,
  • il 44% degli intervistati acquista prodotti ecosostenibili a basso impatto ambientale (in diminuzione di 1 punto percentuale, rispetto alla precedente rilevazione) e prodotti light (in aumento di 4 punti percentuali, rispetto alla precedente rilevazione),
  • il 76% degli intervistati (che sale all’87% nel ceto popolare) ha diminuito gli acquisti di prodotti di marca,
  • il 54% degli intervistati (che sale al 70% nel ceto popolare e al 66% tra gli under 30) ha ridotto i prodotti biologici (che, come numero di acquirenti, calano di 20 punti percentuali nelle risposte degli intervistati in controtendenza rispetto al volume complessivo degli acquisti),
  • il 51% degli intervistati ha ristretto gli acquisti di prodotti etnici;
  • il 52% degli intervistati dichiara che aumenterà l’attenzione alla salubrità e naturalezza dei prodotti,
  • il 50% degli intervistati dichiara che aumenterà l’attenzione alla riciclabilità delle confezioni ed al basso impatto ambientale dei prodotti,
  • il 47% degli intervistati dichiara che aumenterà l’attenzione alla provenienza dei prodotti da filiera locale e alla loro capacità di far riscoprire antichi sapori,
  • il 45% degli intervistati dichiara che aumenterà l’attenzione all’eticità dei prodotti che dovranno in primo luogo essere rispettosi dei diritti dei lavoratori.

Scarica il report

Tool gratuiti per migliorare le prestazioni ambientali


Grazie al continuo progresso innovativo tecnologico, sono sempre più numerose le piattaforme e le applicazioni che supportano aziende, Pubbliche Amministrazioni e cittadini nel prendere coscienza e migliorare le proprie prestazioni/consumi energetici.

A livello nazionale, per le aziende, si segnalano i seguenti 2 tool di autovalutazione realizzati rispettivamente da ENEA e CONAI.

ATENEA4SME il tool di ENEA per facilitare le diagnosi energetiche nelle PMI, mappare i consumi, individuare gli interventi di efficientamento più opportuni per i diversi contesti produttivi. Ideato all’interno del Piano di sensibilizzazione per le PMI realizzato di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e sviluppato in collaborazione con la Scuola di ingegneria dell’Università della Basilicata, è disponibile in modalità open source (previa registrazione) attraverso il portale ENEA Audit 102. Rappresenta un ulteriore strumento di promozione degli audit energetici nelle piccole e medie imprese, insieme alle linee guida per la redazione delle diagnosi energetiche, già elaborate nell’ambito del Progetto Horizon LEAP4SME coordinato da ENEA.

Il tool, progettato in ambiente Excel, consente di valutare il grado di efficienza energetica e aiuta le piccole e medie imprese ad avere una maggiore consapevolezza dell’uso dell’energia nei diversi cicli produttivi. Grazie anche a un questionario compilato dall’utente finale, lo strumento consente di individuare gli interventi di efficientamento energetico più vantaggiosi, evidenziandone il costo/efficacia. Contestualmente, permette di elaborare un’analisi economica degli interventi pianificati e consigliati, focalizzando l’attenzione anche sugli aspetti ambientali della diagnosi e sui consumi idrici correlati alle attività oggetto di diagnosi. L’applicativo genera infine un report di tutta l’analisi effettuata, offrendo uno strumento descrittivo della situazione energetica e ambientale generale dell’impresa.

L’Eco Tool CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) è un’iniziativa nell’ambito del progetto “Pensare Futuro” che racchiude gli strumenti che CONAI mette a disposizione delle imprese per valorizzare le buone pratiche (Area Bando) e promuovere l’eco-progettazione (Area EcoD) degli imballaggi.

L’EcoD Tool è uno strumento di eco-design che le aziende possono utilizzare per effettuare la valutazione ambientale dei propri imballaggi e simulare delle azioni di miglioramento. Per accedere a questa sezione è necessario siglare la licenza d’uso e condividerla con CONAI.

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