Da prassi a norma UNI: trasformazione della UNI/PdR 18:2016 a sostegno dell’applicazione dello standard UNI EN ISO 26000:2020 (Responsabilità Sociale d’Impresa)


Costruire ed attuare un modello di sviluppo sostenibile, che consenta una crescita economica duratura, è una sfida che coinvolge tutti gli individui, a prescindere dal loro ruolo nella società e che richiede un approccio graduale per poter gestire al meglio gli impatti.

L’Agenda ONU 2030 sullo Sviluppo Sostenibile, approvata nel 2015, con i suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) ritenuti fondamentali per assicurare un futuro al pianeta, rappresenta un importante punto di riferimento e di svolta per governi, istituzioni ed organizzazioni, che necessitano di strumenti e standard, per poter misurare impatti e risultati del proprio impegno e contributo allo sviluppo sostenibile.

In questo contesto nascono le Linee guida UNI EN ISO 26000, a disposizione di tutte le aziende e organizzazioni motivate a definire una strategia di crescita e sviluppo sostenibile, e la prassi di riferimento UNI/PdR 18:2016 nella quale sono delineate alcune soluzioni operative applicabili a diverse tipologie di organizzazioni e sono forniti esempi pratici relativi alle fasi di applicazione di una governance della responsabilità sociale, con particolare attenzione:

  • agli aspetti della materialità (materiality),
  • della responsabilità di rendere conto (accountability) e
  • del coinvolgimento dei portatori di interesse (stakeholder engagement).

La recente trasformazione in norma della UNI/PdR 18:2016 (UNI 11919-1), voluta dalla commissione Responsabilità sociale delle organizzazioni è un segnale di quanto sia ritenuto importante guidare le organizzazioni interessate ad adottare un approccio sostenibile consapevole e a dotarsi di un sistema di governance efficace e affidabile e dimostra come la UNI EN ISO 26000 rimanga un fondamentale punto di riferimento nel panorama delle norme ISO nel campo della sostenibilità.

All’interno della nuova norma sono riportati i seguenti riferimenti normativi:

  1. UNI EN ISO 26000 Guida alla Responsabilità Sociale;
  2. UNI ISO 31000 Gestione del rischio – Linee Guida;
  3. UNI ISO 37000 Governance of organisations – Guidance;
  4. ISO/IEC Directives, Part 1, Consolidated ISO Supplement, 2013, Annex SL, Appendix 2;
  5. ISO Guide 82 Guidelines for addressing sustainability in standards;
  6. UNI ISO 30415 Gestione delle risorse umane – Diversità e inclusione;
  7. UNI/TS 11820 Misurazione della circolarità – Metodi ed indicatori per la misurazione dei processi circolari nelle organizzazioni;
  8. UNI/PdR 18 Responsabilità sociale delle organizzazioni – Indirizzi applicativi alla UNI ISO 26000;
  9. UNI/PdR 27 Linee guida per la gestione e lo sviluppo di processi per l’innovazione responsabile;
  10. UNI/PdR 109.1 Attività professionali non regolamentate: profili professionali nell’ambito della sostenibilità – Parte 1: Sustainability manager, Sustainability Practitioner – Requisiti di conoscenza, abilità, responsabilità e autonomia;
  11. UNI/PdR 109.2 Attività professionali non regolamentate: profili professionali nell’ambito della sostenibilità – Parte 2: Sustainability & CSR Auditor, SDG Action Manager, SDG User – Requisiti di conoscenza, abilità, responsabilità e autonomia;
  12. UNI/PdR 125 Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l’adozione di specifici KPI (Key Performances Indicator – Indicatori chiave di prestazione) inerenti alle Politiche di parità di genere nelle organizzazioni.

La norma UNI 11919-1 “Modello applicativo nazionale della UNI EN ISO 26000: 2020-Parte I: indirizzi applicativi alla UNI EN ISO 26000 Guida alla responsabilità sociale” è consultabile presso il servizio Unica Desk attivo nelle sedi camerali di Treviso e di Belluno

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Un’impresa può certificarsi ed ottenere il marchio “CSR”?

Attualmente non esiste un marchio, né una certificazione della Responsabilità Sociale d’Impresa. Vi è però la norma SA8000 uno standard internazionale di certificazione redatto dal Council of Economical Priorities Accreditation Agency e volto a certificare i seguenti aspetti della gestione aziendale:

  • il rispetto dei diritti umani,
  • il rispetto dei diritti dei lavoratori,
  • la tutela contro lo sfruttamento dei minori,
  • le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro.

La norma internazionale ha quindi lo scopo di migliorare le condizioni lavorative a livello mondiale e permette di definire uno standard verificabile da enti di certificazione.

Inoltre nel 2010 è stata pubblicata la norma ISO 26000 “Guida alla responsabilità sociale”. Il termine “norma” è utilizzato in maniera impropria poiché si tratta in realtà di una Linea guida (non certificabile da un ente terzo) per tutti i tipi di organizzazioni, indipendentemente dalle dimensioni e localizzazioni, che fornisce indicazioni su concetti, termini e definizioni relativi alla Responsabilità Sociale.