La Commissione UE ha presentato la strategia dell’esecutivo europeo (il Competitiveness Compass) per dare slancio al sistema produttivo europeo soprattutto nei settori economici a più alta intensità tecnologica così da poter confrontarsi in modo più paritario, principalmente rispetto a Stati Uniti e Cina, snellendo la burocrazia, attuando un regime giuridico unico in modo da semplificare la vita alle imprese e razionalizzando i finanziamenti, anche grazie alla creazione di un fondo per la competitività .
Riduzione delle emissioni del 90% entro il 2040 e neutralità carbonica al 2050 rimangono gli obiettivi ambiziosi dell’UE, ai quali – partendo dalle indicazioni del Rapporto Draghi – si aggiungono una serie di proposte che puntano ridurre la dipendenza dai Paesi extra Ue nei settori strategici e fanno riferimento a 3 pilastri:
- spingere sull’innovazione tecnologica per stare al passo con i competitor globali;
- decarbonizzare l’industria, anche i settori hard to abate, senza compromettere la crescita;
- garantire una maggiore sicurezza diversificando le catene di approvvigionamento soprattutto sulle materie prime strategiche.
Tra le prime misure previste dal cronoprogramma che accompagna la strategia, per il 2025 rientrano:
- un intervento per favorire la nascita di gigafactories per l’IA in Europa;
- un piano per diminuire i prezzi dell’energia. Elemento essenziale del piano saranno gli investimenti sulle reti elettriche continentali per accompagnare il progresso verso un sistema energetico a zero emissioni nette, ridurre i rischi di limitazione delle energie rinnovabili e sfruttare i vantaggi del mercato unico dell’energia;
- la creazione di una piattaforma per gli acquisti comuni di materie prime critiche, fondamentali per le due transizioni ecologica e digitale;
- la strategia per la water resilience;
- un aggiornamento della legge sul clima.