La profonda mutazione del contesto di riferimento ha reso necessario rivedere le linee programmatiche approvate dal Ministero dell’Ambiente nel 2017 (documento “Verso un modello di economia circolare per l’Italia. Documento di inquadramento e di posizionamento strategico”), in base alle nuove sfide globali.
Inoltre il Piano nazionale di ripresa e resilienza, in corrispondenza della Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 1 “Economia circolare ed agricoltura sostenibile” prevede la pubblicazione di un documento strategico sull’economia circolare.
Tenuto conto di quanto premesso, il Ministero della Transizione ecologica ha quindi pubblicato la nuova “Strategia nazionale per l’economia circolare”, elaborata con il supporto di ISPRA e il contributo di ENEA, con l’obiettivo di definire i nuovi strumenti amministrativi e fiscali per potenziare il mercato delle materie prime seconde, la responsabilità estesa del produttore e del consumatore, la diffusione di pratiche di condivisione e di ‘prodotto come servizio’, supportare il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica, definire una roadmap di azioni e di target misurabili di qui al 2040 e con un focus sui settori strategici (costruzioni, tessile, plastiche, RAEE).
La nuova Strategia si articolerà in alcune di aree di intervento, riconducibili principalmente a:
- eco-progettazione,
- bioeconomia,
- blue economy e
- materie prime critiche
e comprenderà misure specifiche riguardanti:
- tracciabilità dei rifiuti,
- strumenti fiscali di supporto al riciclo e disincentivo alla discarica,
- diritto al riuso e alla riparazione,
- riforma dei Consorzi,
- legislazione End of Waste,
- Green Public Procurement (GPP)e
- simbiosi industriale.
Il documento è aperto alla consultazione pubblica e fino al 30/11/2021 sarà possibile inviare i propri contributi all’indirizzo SEC-MITE@mite.gov.it