Dal 2006 le pile e i rifiuti di pile sono disciplinati a livello dell’UE dalla direttiva sulle pile (2006/66/CE). Inoltre si stima che la domanda di pile e batterie aumenterĂ di circa 14 volte entro il 2030, soprattutto in relazione al trasporto elettrico; la crescita esponenziale della richiesta a livello mondiale di questi prodotti si ripercuoterĂ inevitabilmente sul prelievo di materie prime.
Al fine di allineare la normativa ai mutamenti delle condizioni socioeconomiche, della tecnologia, dei mercati e degli usi di questi prodotti, che sono intervenuti in questi quattordici anni ed  aggiornare la normativa di settore in un’ottica di sostenibilitĂ , la Commissione europea ha pertanto proposto un nuovo Regolamento riguardante le pile e le batterie, coerentemente con le prioritĂ individuate nel Piano d’azione 2020 sull’economia circolare.Â
La proposta Regolamento ha pertanto lo scopo di:
- armonizzare i requisiti di prodotto per pile e batterie
- ridurre al minimo l’impatto ambientale di pile e batterie
- trovare “l’anello mancante” incoraggiando il riutilizzo e migliorando la raccolta di pile e batterie e il riciclaggio dei materiali
- fornire certezza giuridica per sbloccare gli investimenti e stimolare la capacitĂ di produzione di pile e batterie sostenibili in Europa e non solo.
Le prescrizioni in materia di sostenibilitĂ e sicurezza per pile e batterie, in materia di prestazioni e durabilitĂ ed in materia di etichettatura e informazione, nonchĂ© le prescrizioni riguardanti la gestione del fine vita (potenziamento della raccolta differenziata, del riciclaggio e del recupero dei materiali) consentiranno quindi di ottimizzare le fasi di produzione ed utilizzo di pile e batterie, contribuendo in modo sensibile all’elettrificazione del trasporto su strada, consentendo di abbattere le emissioni di gas-serra, soddisfacendo inoltre ai contenuti del piano delineato dal Green Deal europeo.
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