Proclamando questa giornata internazionale nel 1966, l’Assemblea Generale della Nazioni Unite ha sottolineato la necessità di un maggiore impegno per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale. La data del 21 marzo è stata scelta per ricordare il “massacro di Sharpeville” avvenuto in Sudafrica nel 1960, quando in pieno apartheid, la polizia aprì il fuoco su un gruppo di dimostranti di colore uccidendone sessantanove e ferendone 180.
Nel 1979, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato un programma di attività da intraprendere durante la seconda metà del decennio contro il razzismo e la discriminazione razziale. In quell’occasione si decise anche che a partire dal 21 marzo di ogni anno i Paesi avrebbero dedicato una settimana alla solidarietà con i popoli che combattono contro il razzismo e le discriminazioni razziali.
Nel 1993 le Nazioni Unite hanno istituito la carica di Relatore speciale sulle forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e altre forme di intolleranza. L’attuale relatrice è Tendayi Achiume.
Istituita nel 2012 dalle Nazioni Unite la Giornata internazionale delle foreste vuole accrescere la consapevolezza dell’importanza di tutti gli alberi che compongono il “polmone verde” del pianeta Terra. Nonostante i numerosi vantaggi ecologici, economici e sociali e l’evidenza che la sopravvivenza delle specie sia legata a quella delle foreste, la deforestazione prosegue ed ogni anno vengono distrutti oltre 13 milioni di ettari di foresta e la distruzione dell’Amazzonia, l’ultimo grande polmone del pianeta, è tornata ad aumentare. La deforestazione è la seconda causa dei cambiamenti climatici dopo i combustibili fossili.